A BONDI CROLLA IL MONDO IN TESTA: A POMPEI CADE ANCHE LA “CASA DEL MORALISTA”: UN SEGNO DEL DESTINO?
ERA A FIANCO A QUELLA DEI GLADIATORI, CROLLATA QUALCHE SETTIMANA FA… FINITO IN POLVERE UN DIVISORIO DEL GIARDINO IN CUI L’ANTICO PROPRIETARIO AVEVA FATTO INCIDIRE SCRITTE A SFONDO ETICO… CHE NON ABBIA RETTO AI MODERNI TEMPI DI IMMORALITA’ DELLA POLITICA?
Un nuovo crollo si è verificato ieri negli scavi archeologici di Pompei. Secondo quanto si è appreso riguarda un muro interno al giardino della casa del Moralista, nei pressi della Schola Armaturarum sbriciolatasi lo scorso 6 novembre.
Pare che, come in quell’occasione, anche questa volta le forti piogge abbiano provocato uno smottamento dei terrapieni retrostanti la palestra utilizzata dagli atleti dell’antica Pompei.
Sui muri che circondano il giardino della domus del Moralista, a Pompei, l’antico proprietario aveva fatto scrivere delle frasi «moralizzatrici» rivolte a quanti si recavano a trovarlo.
A cedere è stato il muro perimetrale della “Casa del moralista” chiusa al pubblico da sempre e situata a 20 metri dall’edificio crollato circa un mese fa su Via dell’Abbondanza.
Il crollo riguarda un muro di fondo della casa che faceva da contenimento al peristilio, al giardino della domus.
Sono caduti sei-sette metri di materiale “incerto”, fortunatamente di scarso valore, formato solo da tufo e calcare.
Ieri mattina un custode, Giuseppe Longobardi, ha segnalato telefonicamente al coordinatore della vigilanza di aver rilevato il crollo di un muro di contenimento antico della Casa del Moralista.
Recentemente erano stati eseguiti dei lavori al terrapieno retrostante la domus, che è inzuppato d’acqua.
Gli interventi voluti dall’ultimo commissario Marcello Fiori, braccio destro di Guido Bertolaso, nella cosiddetta area dei ‘nuovi scavi’ sono stati effettuati con delle ruspe.
Un sistema non usuale per gli scavi che forse, complice la pioggia incessante degli ultimi giorni potrebbe aver contribuito al cedimento di oggi.
“Pompei è una città fragile e se continua a piovere così tutti i muri senza copertura sono a rischio”. E’ l’allarme lanciato dal soprintendente degli Scavi di Pompei Jeannet Papadopulos, dopo aver constatato di persona il cedimento di un muro di contenimento nel giardino della Casa del Moralista.
“I muri sono precari – ha sottolineato il soprintendente nel corso del sopralluogo – questo che è crollato oggi, in particolare. era già stato rifatto dopo la seconda guerra mondiale, ed è venuto giù nonostante avesse alle sue spalle una staccionata di contenimento.
Questo ennesimo episodio dimostra come Pompei sia ormai un’emergenza che ha bisogno di avere subito un Soprintendente a tempo pieno e che si avviino i lavori di messa in sicurezza che avrebbe dovuto fare il Commissario. Rimane l’unica domanda a cui ancora nessuno dà una risposta: di chi è la responsabilità e chi paga?
Nessuno, come sempre avviene in Italia.
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