A LAMPEDUSA LA SITUAZIONE È DRAMMATICA: IERI 2.000 ARRIVI, OGGI DALLA MEZZANOTTE OLTRE TRENTA SBARCHI NELL’ISOLA, CON QUASI 500 PERSONE ARRIVATE, QUASI TUTTE DALLA TUNISIA: MELONI E PIANTEDOSI CHE HANNO SBANDIERATO L’ACCORDO CON LA TUNISIA DOVREBBERO DIMETTERSI DALLA VERGOGNA
AL MOLO C’È LA FILA DI BARCHINI CARICHI DI MIGRANTI, SONO GIA’ OLTRE 2.000 GLI OSPITI NELL’HOTSPOT
Trentatré sbarchi, a partire dalla mezzanotte, a Lampedusa dove il conteggio del numero delle persone arrivate è ancora in corso. Con i primi 15 approdi, 9 dei quali direttamente sulla terraferma, fra la spiaggia dell’Isola dei Conigli, Cala Croce e Guitgia, ma anche direttamente a molo Favarolo, sono stati conteggiati dalla polizia 477 migranti.
Ma ci sono migranti che sono ancora in fase di recupero in varie parti dell’isola. Ieri, in 24 ore, sull’isola ci sono stati 51 approdi con complessive 1.993 persone arrivate.
Quasi tutti i barchini soccorsi o giunti direttamente sulla terraferma fra ieri, quando ci sono stati 51 approdi, e la notte appena trascorsa, quando ci sono stati 33 sbarchi, sono salpati da Sfax, in Tunisia. Solo un paio di barchini in metallo, secondo quanto raccontato dalle persone arrivate a Lampedusa, si sono messi in navigazione da Monastir e da Sidi Mansour. I migranti giunti hanno dichiarato, per la maggior parte, di essere originari di Nigeria, Sierra Leone, Sudan, Ciad, Tunisia, Guinea e Camerun e di aver pagato, per la traversata, da mille a 5mila dinari tunisini a testa.
Nuovi atti di pirateria nelle acque della Tunisia. Dei migranti, rintracciati nella tarda serata di ieri nella strada di ponente di Lampedusa, dove erano sbarcati da soli, hanno raccontato ai militari della tenenza della Guardia di finanza di avere subito il furto dei motori dei barchini mentre erano in navigazione verso Lampedusa.
Trenta tunisini, tra loro cinque minorenni e sette donne, hanno riferito che lo scafista del natante di legno di 7 metri su cui erano in viaggio, dopo 4 o 5 ore di navigazione, è stato prelevato dall’equipaggio di un motoscafo che ha rubato uno dei due motori, quello più potente, del loro barchino. I migranti verranno riascoltati dalla Squadra Mobile della Questura di Agrigento, in servizio all’hotspot di contrada Imbriacola, che assieme ai militari delle Fiamme gialle indagheranno sul caso.
Sono oltre 2mila, anche se il conteggio della polizia è ancora in corso, gli ospiti presenti all’hotspot di Lampedusa che, appena lunedì aveva 19 persone al suo interno.
La Prefettura di Agrigento, per alleggerire la struttura di contrada Imbriacola, ha disposto il trasferimento di circa 600 persone con il traghetto di linea che in serata giungerà a Porto Empedocle. Ma è in arrivo anche la nave Diciotti della Guardia costiera che servirà per aumentare e accelerare i trasferimenti verso altri centri d’accoglienza. Ieri, con i due traghetti di linea, erano state già spostate 503 persone.
Non si arrestano gli arrivi di migranti a Lampedusa, con una decina di barchini che stanno raggiungendo l’isola, mentre altri sono in ‘fila’ davanti al molo Favaloro in attesa di potere sbarcare. Al momento è difficile contare gli approdi e quante persone sono già arrivate, mentre all’orizzonte si vedono altre imbarcazioni dirigersi a Lampedusa.
“Da settimane continuo a dire che ormai si tratta di un fenomeno epocale, con numeri non più sostenibili per la nostra isola”. Lo ha detto il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, sugli sbarchi nella maggiore delle isole Pelagie: da mezzanotte ci sono stati 58 approdi.
“Oggi probabilmente arriveremo a 100 sbarchi, non sono più numeri sostenibili da quest’isola – ha sottolineato Mannino – “non si era mai vista una cosa simile con decine e decine di barchini scortati o agganciati dalle unità di soccorso davanti al porto. E con i tantissimi che sono riusciti ad arrivare direttamente a Cala Croce o alla Guitgia”.
Le decine e decine di barchini, tutti in metallo arrugginito e mal saldato, potrebbero essere state lasciate al largo da più “navi madre”. E’ questa una delle ipotesi, vista la contemporaneità di arrivi, è al vaglio degli investigatori. Il mare nei prossimi giorni dovrebbe tornare a peggiorare, non è quindi escluso che nelle ultime 48 ore i trafficanti stiano cercando di ‘velocizzare’ i viaggi della speranza di uomini, donne e minori originari di Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Somalia, Liberia, Mali, Siria, Sudan, Gambia e Sierra Leone.
(da agenzie)
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