A PAROLE TUTTI CHIEDONO ELEZIONI ANTICIPATE, MA LA PAURA FA NOVANTA
BERLUSCONI LE MINACCIA COME SE C’ENTRASSERO QUALCOSA COI SUOI GUAI GIUDIZIARI… LA SINISTRA E’ DIVISA E LE TEME… PERSINO DI PIETRO PUO’ PERDERE VOTI CON LA LISTA DI GRILLO… LA LEGA HA PAURA DI PERDERE POTERE E IL “GRANDE CENTRO” NON E’ PRONTO
Ai tempi della prima Repubblica, chi stava al governo litigava spesso per questioni di potere e le elezioni erano un rimedio per ridistribuire i posti, mentre le opposizioni, come uno orinava controvento, erano già a gridare “elezioni anticipate” ( per magari perderle pure).
Ora che siamo nella “democrazia compiuta del sano bipolarismo”, dove puoi votare solo per chi hanno deciso in due, perchè, con gli sbarramenti che hanno messo, non sono ammessi “battitori liberi” e chi non sta alle regole finisce sospeso per un giro, si sono inventati altri modi per reclamare il voto popolare.
Non certo consultazioni referendarie per decidere le linee sull’economia, sulla sicurezza o sulla riduzione delle spese della Casta, per carità .
Ora si deve andare a votare sulla base delle sentenze giudiziarie: se sono favorevoli al premier non è necessario il voto, se sono contrarie si deve andare ai seggi.
E badate bene, neanche sentenze penali o che riguardano la vita pubblica: basta una sentenza civile relativa ad un’azienda privata (Fininvest contro Cir) o una pronuncia della Suprema Corte sull’immunità al premier ( alle altre alte cariche dello Stato non frega nulla il lodo Alfano).
Ecco come funziona la democrazia, non l’avevamo capito: un governo non deve pensare a governare ( possibilmente bene), deve minacciare elezioni anticipate, pur avendo una maggioranza notevole in Parlamento, per avere forse sentenze di comodo?
O per trasformare una campagna elettorale in una lotta tra poteri dello Stato?
A che serva andare a votare per avere più o meno lo stesso risultato numerico, all’estero non lo capisce nessuno.
Per sentirci rincoglionire per 40 giorni con la “persecuzione giudiziaria” di cui Silvio sarebbe vittima secondo i suoi sostenitori, o “la censura alla stampa” operata dal medesimo, secondo le opposizioni?
Per vedere Tg faziosi da una parte e dall’altra ( con predominanza del centrodestra in questo giro) che ci raccontano palle mostruose?
Diciamo una prima verità : Berlusconi le elezioni le vincerebbe non per meriti suoi, ma per due motivi: in primo luogo perchè ha fatto veicolare sui medi messaggi fasulli, ma che, come uno li ascolta nei Tg, diventano oro colato per il 70% degli italiani.
In secondo luogo perchè l’elettore non ha alternative.
Tra il vecchio 73enne che gira in portantina con Gasparri, Bocchino, Cicchitto e Quagliarella che la reggono ai quattro lati, neanche portassero in giro la “statua del Santo” il giorno della festa del patrono, e il riciclato Pd dei nostalgici Bersani o dei finti giovani Marino e Franceschini, c’è poco da scegliere.
Accompagnati ai lati da beceri urlatori senza costrutto: rispettivamente i forcaioli dell’Idv e i razzisti della Lega, che bella compagnia.
E anche se Pdl e Lega le vincessero le elezioni, a cosa servirebbe la vittoria, visto che già governano?
Per affogare qualche immigrato in più, grazie alle pagaiate sulla testa dell’amico Gheddafi?
Per arrivare a favore di telecamere in tempi ancora più rapidi, onde raccontare qualche altra palla agli italiani all’ora di cena?
O forse per bruciare sul tempo il costituirsi del “terzo polo”, il “Grande Centro”, pilotato da Luca di Montezemolo, Casini e Rutelli ( per ora)?
Ma nonostante tutti si dicano pronti a nuove elezioni, in realtà se la fanno tutti sotto.
Il Pdl perchè il campanello di allarme delle Europee ha segnato la fase discendente e le elezioni sono sempre pericolose per chi governa, la sinistra perchè è divisa in troppi rivoli per essere credibile e non ha un leader con progetto chiaro, l’Idv perchè se si presenta la lista di Grillo (data al 3%) gli sottrarrebbe consensi, la Lega perchè è in flessione, ha “realizzato il massimo” in termini di potere e andrebbe a rischiare troppe poltrone, lo stesso Udc non avrebbe tempo di creare un nuovo blocco di Centro.
Senza contare che i parlamentari, i ministri e i sottosegretari dovrebbero mollare la poltrona e chi lo sa se la riprendono.
Comunque un primato l’abbiamo raggiunto: quello dell’unico Paese al mondo dove le elezioni dipendono dalle sentenze dei giudici civili e costituzionali.
Accontentiamoci di essere entrati nel Guinness dei primati per questo.
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