LA “SICUREZZA” DI MARONI: PER IL SALONE NAUTICO GLI HOTEL DI GENOVA COSTRETTI AD ASSUMERE GUARDIE GIURATE
NELLA ZONA DEL PORTO ANTICO REGNA IL DEGRADO NOTTURNO E MOLTI CLIENTI DEGLI HOTEL SE NE SONO ANDATI… L’ASSESSORE ALLA SICUREZZA NON TROVA NEANCHE PIU’ GLI ALPINI E ACCUSA CHE SI TRATTA SOLO DI UNA OPERAZIONE DI IMMAGINE… LA POLIZIA NON HA UOMINI SUFFICIENTI
La denuncia la si può leggere sulle pagine del quotidiano genovese “il Secolo XIX”, e se non fosse tragica la cosa, avrebbe fin dei risvolti umoristici.
Per risolvere il problema della sicurezza, un mesetto fa il Governo, invece che potenziare in uomini e mezzi le forze dell’ordine, ha pensato bene di inviare 31, dicasi 31, alpini del 1° reggimento di artiglieria di montagna di Fossano, suddivisi su più turni.
In pratica due alpini e un agente dovevano coprire tre zone, tra cui quella adiacente al Porto antico. Era stata divertente anche la scelta degli alpini come corpo militare: dato che i centro sociali non amano la presenza di militari, si erano scelti gli alpini, in quanto di minor impatto, e poi a Genova il corpo aveva celebrato la tradizionale festa annuale tempo fa e sono ben visti dalla popolazione. Insomma una scelta dettata da prudenza, ma che aveva fatto gridare il centrodestra: “città finalmente sicura”.
Il “Secolo XIX” ospita invece diverse dichiarazioni di albergatori della zona Porto Antico: “Alla vigilia del Nautico sono aumentati spacciatori e prostitute, le forze dell’ordine rispondono che non hanno uomini da mandare, gli alpini non si sono mai visti, alla fine abbiamo dovuto assumere una guardia giurata per piantonare l’hotel di notte: non può fare nulla, ma speriamo che almeno la divisa serva a qualcosa. Gli operatori del Nautico rientrano anche dopo mezzanotte e a vedere certi spettacoli, diversi se ne sono andati e quattro persone hanno perso il posto di lavoro”.
Altri hotel confermano: “Abbiamo assunto guardie giurate, per tutelare i nostri clienti”.
A questo punto il giornalista del “Secolo XIX” chiede spiegazioni all’assessore comunale alla sicurezza che precisa che gli accordi prevedono ” che siano gli alpini a dover pattugliare la zona, anzi dovrebbero passare ogni dieci minuti, essere in servizio 24 ore su 24 e nelle zone assegnate”. Conclude l’assessore “Se gli albergatori non li hanno visti vuol dire che allo Stato non interessa la sicurezza, ma solo l’immagine. Io li ho visti in via Garibaldi, la via in cui si trova il Comune ma non è la zona loro assegnata, ma quella è una bella immagine perchè è la via più bella della città “.
A questo punto inizia lo scaricabarile, il liberi tutti: il prefetto dice che “gli risulta che gli alpini pattuglino i posti assegnati e che in via Garibaldi ci siano andati fuori servizio”, il portavoce degli alpini precisa che “pattugliamo secondo le zone che ci sono state indicate e ora anche il Salone Nautico”.
Come se non bastasse, il Salone Nautico è così coperto dai controlli delle forze dell’ordine che vi sono bagarini che hanno venduto liberamente decine di biglietti di ingresso ai visitatori ( pare siano quelli omaggio e quelli scontati per gli espositori che vengono riciclati), senza che nessuno abbia loro contestato la cosa.
Ultima parola ancora agli albergatori che ribadiscono: “mai visti gli alpini qua”.
Insomma un gran bel biglietto da visita per i visitatori del Salone Nautico.
Ma ora pare che gli alpini il prefetto voglia inviarli ( ma quali, che sono appena 31 in tutto?) anche in un giardino ( si fa per dire, è solo cemento), vicino allo svincolo di Genova est, per contrastare i latino americani che giocano a pallone.
Si tratterebbe di una banda ecuadoregna dei Los Templados che danno problemi.
Domanda semplice: ma fate un bel pattuglione, chiudete i giardini, identificate e perquisite questi sudamericani, se ci sono coltelli scatta l’arresto e il problema è risolto una volta per tutte.
Una volta si faceva cosi e non si vedeva più nessuno per mesi.
A che servono gli alpini? Per guardare chi gioca a pallone?
Vogliamo farli diventare talent scout di nuove promesse del football?
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