AGITAZIONE NELLA LEGA NORD LIGURIA, TRA SITO IN VENDITA E SEDICENTI AVVOCATI
DAVIDE ROSSI, IL SEGRETARIO ORGANIZZATIVO LEGHISTA DI GENOVA, SI DEFINISCE AVVOCATO, MA NON HA LA LAUREA IN GIURISPRUDENZA, SI DICHIARA REDATTORE DEL MENSILE “IL MUNICIPIO”, MA E’ SMENTITO DALLA PROPRIETARIA DEL GIORNALE, SI DEFINISCE VICE SEGR. REG. DEL SINDACATO SINALCO, MA NON LO E’…CHI HA COPERTO UN MILLANTATORE?
Il tappullo è peggior del buco, diceva un vecchio adagio.
E una versione plastica e quasi umoristica del proverbio pare abbia trovato cittadinanza in quel di via Macaggi, nel centro di Genova, dove ha sede la federazione prov. della Lega Nord che ieri, grazie al nostro articolo, ha finalmente passato un’intensa giornata di lavoro.
Ricostruiamo la vicenda.
Un paio di giorni fa Guglielmo Bonanno, ex leghista pentito, ex capogruppo della Lega nel Municipio di Genova Est, decide di mettere in vendita su e-Bay il dominio a lui intestato e che aveva curato, con l’assenso della segreteria della Lega, nel corso degli anni in cui aveva militato nel partito di Bossi, ovvero www.leganordliguria.it., precisando che “da quando la Lega Nord è andata a Roma e ha deciso di accettare tutti i compromessi che accettavano anche gli altri partiti, lo slogan Roma Ladrona ha perso il suo significato e la Lega ha dimostrato di non valere i miei sforzi”.
Detto fatto: base d’asta 5.000 euro e già è arrivata la prima offerta.
Se la cosa non fosse stata ripresa dall’Ansa e dal Secolo XIX, i dirigenti locali si sarebbero ben guardati dal prendere posizione.
Ma quando l’odore della frittata si sente anche per strada, ovvio che in via Macaggi qualcuno debba per forza replicare.
Nel caso specifico, il segr. prov. Rixi riesce a segnare un autogol nella propria porta: liquidare il Bonanno come uno che “non aveva cariche interne al partito” quando invece era stata approvata una sua candidatura pubblica, era stato anche nominato capogruppo in un municipio ed era sempre in stretto contatto con la dirigenza locale, è tipico di chi ha pochi argomenti con cui ribattere.
E anche sostenere che il Bonanno “non aveva titolo per registrare il dominio” fa sorridere: perchè o Rixi non conta nulla e non può impedire a un consigliere della Lega di registrare un sito che fa riferimento alla Leganordliguria, oppure lo sapeva e non aveva nulla in contrario, almeno fino a ieri. Il Bonanno ci ha dichiarato che “il dominio è stato da lui acquistato a titolo personale e la cosa era a conoscenza di tutta la segreteria provinciale e regionale della Lega”.
Insomma nessuno ha avuto nulla a che dire, altro autogol, 0-2 e palla al centro.
Il Rixi poi, improvvidamente, minaccia querele e fa imbestialire a tal punto il Bonanno che quest’ultimo lo invita a preoccuparsi “semmai di guardare all’interno della locale Lega, dove qualcuno si spaccia per avvocato, ma non ha neanche la laurea in giurisprudenza”.
Il nome è quello di Davide Rossi, segretario organizzativo e braccio destro di Rixi e Bruzzone, segretari prov. e regionali del partito di Bossi.
Il Rossi non perde, in effetti, occasione per definirsi quello che non è, ovvero laureato in giurisprudenza: lo scrive nel suo profilo su Facebook, lo scrive anche sui curriculum da presentare per le assunzioni. Salvo poi non presentarsi ai colloqui.
Ma sarebbe anche stato, leggiamo sempre nel suo profilo, “redattore del mensile Il Municipio”, un giornale di proprietà di Claudia Foddanu che ci ha confermato che mai il Rossi è stato redattore del suo mensile, invitandolo a non “millantare indebitamente” un sua collaborazione inesistente.
Ma il Rossi nel suo profilo sostiene anche di essere stato “vicesegretario regionale del sindacato Sinalco Tutela del Cittadino” ma anche lì ci confermano che non lo è mai stato
E’ possibile che un millantatore possa essere uno dei massimi dirigenti della Lega ligure senza avere una copertura da parte di chi “non poteva non sapere” ?
E’ così che la Lega ligure seleziona la sua classe dirigente?
E così che si fa carriera nella Lega?
E che ne può pensare l’elettorato a questo punto, se non sa neanche chi si trova di fronte?
Tra siti giudicati “abusivi” con anni di ritardo e azzeccagarbugli di complemento, alla Lega ligure non resta che farsi il segno della croce e sperare almeno di non cadere anche dalle scale di via Macaggi.
Non sempre a ortopedia a San Martino si trovano medici qualificati.
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