AL CAMPIDOGLIO ARRIVANO LE RUOTE DI SCORTA DI RENZI: CACCIA A SEI FIRME
MARCHINI E FITTIANI SALVERANNO IL CARRO DI ORFINI? DICANO IN CAMBIO DI COSA
«Ha fatto la supercazzola, diceva che eravamo venticinque senza quelli di destra e invece eccoci qua, siamo ridotti a cercare la baby sitter per il figlio di una consigliera della Lista civica che adesso sembrerebbe bloccata a casa; in più c’è uno dei nostri che è ricoverato e in questo momento pare stia inseguendo il primario dell’ospedale per farsi autorizzare ad uscire… ma quindi i numeri non c’erano, no?, e allora è con le destre che firmiamo le dimissioni?».
Nove e trenta della sera, il consigliere Pd racconta solamente una parte dello psicodramma che va in scena al Nazareno: il Pd che vuole far cadere il sindaco Pd, sì, ma c’è molto di più. Perchè per dire addio a Marino senza farlo parlare in Aula servono altri consiglieri, sei alleati improvvisati, possibilmente non legati all’amministrazione Alemanno.
Una ricerca che va avanti fino a sera.
Era nata proprio male la giornata, forse: all’ora di pranzo il gruppo dem si incontra per preparare l’incontro dell’indomani con il sindaco Marino, in quel momento ancora dimissionario, e quando arriva la notizia del dietrofront del marziano, deciso a non lasciare più il Campidoglio, «allora Orfini è sbiancato, ci ha detto “cosa volete che vi dica, fatemi capire”. Noi siamo rimasti impietriti, Valeria Baglio era commossa, e lui se n’è andato».
Va a palazzo Chigi, Orfini, e quando torna al Nazareno scatta la conta, la ricerca dei sei «alleati» necessari.
Sia chiaro: i vertici del Pd negano qualunque complicazione, «i 25 consiglieri disposti a dimettersi ci sono eccome, è tutto fatto». L’obiettivo è chiudere la partita in serata: al Nazareno arrivano le pizze, qualcuno preferisce andare ad aspettare al ristorante.
Della lista Marchini firmerebbe Alessandro Onorato: «Ora non rimane che capire se ci stanno quelli del Pd…».
Alla fine, quindi, rischia di diventare decisiva la firma di Roberto Cantiani, ex Forza Italia e adesso Ncd: «Un momento magico. Non sono prove di larghe intese, per far cadere Marino firmerei con chiunque».
E poi nella lista pd ci sono Ignazio Cozzoli, già civica per Alemanno, e Francesca Barbato, entrambi con Raffaele Fitto.
«Ma non hanno mai avuto alcuna responsabilità nella gestione di Alemanno, neanche c’erano», ripetono al Nazareno.
I consiglieri dem – che pure hanno accettato la scelta del partito – per tutto il giorno sono pieni di dubbi, sensi di colpa e di incoerenza: «Io insieme a quel fascista non posso firmare…».
Quindi, a sera, ecco la decisione: trovate le 25 firme ma meglio aspettare il ritorno in città di Alfio Marchini – che pare aver «lavorato» per raggiungere la quota necessaria, tanto da promettere un posto in lista ai consiglieri disposti a firmare le dimissioni con il Pd – meglio dare qualche ora di convalescenza ad Athos De Luca, e sperare che, per una volta, non ci siano sorprese.
Alessandro Capponi
(da “il Corriere della Sera”)
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