ALLA CENA DI RENZI RISOTTO SCOTTO E SBADIGLI
POCHI GIOVANI E POCHE DONNE: “SEMBRA LA VECCHIA DC”
Lo spazio si chiama The mall e sta sotto il nuovo quartiere residenziale Porta Nuova a Milano.
Il padrone di casa, Manfredi Catella, ad di Hines Italia, sembra soddisfatto che il Pd glielo abbia chiesto: «Finalmente la sinistra si rivolge a mondi diversi da quelli tradizionali».
A guardarsi attorno, durante la prima cena di finanziamento del partito di Matteo Renzi, pare di stare più al Rotary che a una tradizionale riunione democratica.
In attesa del discorso del premier una signora lo dice chiaro e tondo: «Sembra la vecchia Dc».
In effetti, i giovani sono pochi e le donne pochissime.
Avanza il finanziere Guido Roberto Vitale, accompagnato dall’esperta di moda Albertina Marzotto: «Seguo Renzi dalla cena che fece a Milano con Davide Serra e lo sostengo. Per il resto continuo a occuparmi di affari e contribuisco al sito Linkiesta, che verrà presto rilanciato con un nuovo direttore».
C’è il presidente di Unipol, Pierluigi Stefanini, bolognese cui non soltanto per il nome vien da domandare: ma lei non stava con Bersani? «Siamo conterranei e amici di vecchia data, ma Renzi è il capo del governo». Allora è renziano? «Sono curioso».
Gli altri sono una marea di piccoli e medi imprenditori semisconosciuti: «E’ il popolo del nuovo Pd, ma facciamo ancora fatica a portare i grandi nomi», ammette uno degli organizzatori.
Tra i politici, i ministri Martina e Boschi, il sottosegretario Luca Lotti, Ermete Realacci, Piero Fassino che arriva due ore dopo con la moglie Anna Maria Serafini e Stefano Boeri.
Coppia glamour della serata, Carlo Capasa, ad di Costume national, con l’attrice Stefania Rocca: «Ho accompagnato lui, quello su Renzi sarebbe un discorso lungo…».
Invitati non paganti, Beatrice Trussardi: «Sono qui per curiosità , non mi esprimo» e Raffaele Jerusalmi, ad di Borsa italiana: «Un’esperienza che non aggiunge molto».
Francesco Rigatelli
(da “La Stampa”)
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