ALLUVIONE GENOVA, DEL RIO NON HA CACCIATO UN EURO, HA SOLO DETTO AI COMUNI: FATE PURE MUTUI E PAGATEVELI
I MEDIA PARLANO DI TRE MILIARDI PER LE ZONE ALLUVIONATE, MA CI DEVONO PENSARE GLI ENTI LOCALI
Mentre sulla Liguria ha ricominciato a piovere, dal governo arrivano solo “rassicurazioni” sulla possibilità per i comuni colpiti dal disastro di intervenire per i danni provocati dalle alluvioni derogando alla legge di stabilità .
Dice, bontà sua, Delrio: “daremo ai Comuni la facoltà di rinegoziare i mutui esistenti a nuovi tassi e di accendere nuovi mutui a tasso zero per tre miliardi”.
Lo ha precisato in un vertice a Genova insieme al capo della Protezione civile Franco Gabrielli.
Delrio ha parlato da Genova, una città in ginocchio da un mese e mezzo a causa del maltempo e delle esondazioni dei torrenti della zona.
Ma anche del rimpallo di responsabilità , un classico italiano che in questo caso ha bloccato i lavori al torrente Bisagno, quello della prima alluvione di inizio ottobre.
La Liguria, ha detto tra l’altro il presidente Claudio Burlando nell’incontro con Delrio, ha subito danni per un miliardo di euro.
D’altra parte poco prima il sindaco di Genova Marco Doria aveva detto che “il comune non è in bolletta ma fa una fatica bestiale. Potrebbe spendere di più se non ci fosse il patto di stabilità ”.
A fronte quindi di un miliardo di danni, fino ad ora di reale c’e’ stato solo stanziamento di 20 milioni da parte della Regione, nulla di concreto da parte del governo, neanche la dichiarazione di calamità .
E i danni alle strade e la sistemazione delle frane chi li paga?
Gli enti locali che accenderanno mutui indebitandosi e quindi aumentando le tasse locali.
Per non parlare dei danni ai privati che non vedranno un’euro come sempre.
Per Delrio la soluzione sta nell’accensione di “nuovi mutui per 3 miliardi di euro a tasso zero a tutti i comuni che intendono investire nelle proprie comunità ”.
Una cosa è certa: anche quando gli enti locali hanno a disposizione i soldi non è sempre una garanzia di successo.
A Carrara in 11 anni sono stati spesi 50 milioni di euro per la messa in sicurezza di un torrente di 20 chilometri.
Il risultato è che il canale (il Carrione) è esondato per 4 volte dal 2003.
Ma Delrio torna a Roma contento: ancora una volta i politici liguri hanno fatto finta di credere alle palle di chi ce l’ha mandato.
Leave a Reply