ALTRO CHE TAGLIO DELLE ACCISE: IL GOVERNO SI STA FINANZIANDO LA MANOVRA CON LA BENZINA
PIU’ I PREZZI SI ALZANO, PIU’ INCASSA IL GOVERNO
I fondi a disposizione del governo Meloni per la manovra 2024 non abbondano, ma una mano potrebbe arrivare dai carburanti. Il prezzo di benzina e diesel continua infatti ad aumentare, così come le entrate per le casse statali da Iva e accise. Queste risorse saranno fondamentali in vista della legge di bilancio, su cui la stessa presidente del Consiglio ha già messo le mani avanti invitando a usarle con la “massima attenzione”.
La “doppia tassa” attiva sui carburanti in Italia darà una mano a mettere in piedi la manovra finanziaria
Il “tesoro” delle accise: ecco perché non si tagliano
Le accise sui carburanti sono una voce importante per il bilancio dello Stato. Nel 2022 il governo Draghi le aveva tagliate su benzina e diesel di oltre il 34 per cento – circa 25 centesimi al litro -, per far fronte agli aumenti dei prezzi causati dalla guerra in Ucraina. Costo: circa 7 miliardi di euro. Il governo Meloni ha prima ridotto e poi eliminato il taglio, ripristinando le “vecchie” tasse sui carburanti.
Dopo una discesa rispetto ai picchi del 2022, a metà 2023 i prezzi sono tornati a salire e il governo si è concentrato su presunte “speculazioni” di mercati e benzinai, intervenendo con un decreto che obbliga le stazioni di servizio a esporre il prezzo medio della regione di appartenenza.
La misura non ha però impedito ai prezzi di aumentare e per questo si torna a parlare con insistenza di un nuovo taglio delle accise, una delle promesse elettorali più pubblicizzate del centrodestra.
(da Today)
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