“ANCHE I PIÙ DURI ISOLAZIONISTI DEVONO RENDERSI CONTO CHE OGNI PAESE IN EUROPA È TROPPO PICCOLO DA SOLO” : MARIO DRAGHI A WASHINGTON FA UN DISCORSO DA LEADER EUROPEO, LANCIANDO IL SUO PROGRAMMA POLITICO PER L’UE DEL FUTURO
“SERVE DEBITO COMUNE PER FINANZIARE GLI INVESTIMENTI, COSÌ AMPLIEREBBE LO SPAZIO FISCALE COLLETTIVO A NOSTRA DISPOSIZIONE”… “DEVE ESSERCI UN PERCORSO FISCALE CHIARO E CREDIBILE. STA AI LEADER E AI RESPONSABILI DELLE DECISIONI POLITICHE ASCOLTARE” (CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE, INTENDA. CAPITO, GIORGIA?)
L’emissione di «debito comune per finanziare gli investimenti” in Europa “amplierebbe lo spazio fiscale collettivo a nostra disposizione, allentando cosi’ almeno in parte la pressione sui bilanci nazionali”.
Lo ha detto l’ex presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo alla quarantesima Nabe Economic Policy Conference annuale. Secondo Draghi, “deve esserci un percorso fiscale chiaro e credibile che si concentri sugli investimenti e al contempo […] preservi i valori sociali europei.
Questo darebbe alle banche centrali maggiore fiducia nel fatto che la spesa pubblica oggi, aumentando la capacita’ di offerta, portera’ a un’inflazione piu’ bassa domani. In Europa, dove le politiche fiscali sono decentralizzate, possiamo anche fare un ulteriore passo avanti finanziando una quota maggiore di investimenti in modo collettivo, a livello di Unione. Anche i più duri isolazionisti in Europa devono rendersi conto che ogni Paese in Europa è troppo piccolo da solo».
L’emissione di “debito comune per finanziare gli investimenti” in Europa “amplierebbe lo spazio fiscale collettivo a nostra disposizione, allentando cosi’ almeno in parte la pressione sui bilanci nazionali”. Lo ha detto l’ex presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo alla quarantesima Nabe Economic Policy Conference annuale.
Secondo Draghi, “deve esserci un percorso fiscale chiaro e credibile che si concentri sugli investimenti e al contempo, nel nostro caso, preservi i valori sociali europei. Questo darebbe alle banche centrali maggiore fiducia nel fatto che la spesa pubblica oggi, aumentando la capacita’ di offerta, portera’ a un’inflazione piu’ bassa domani. In Europa, dove le politiche fiscali sono decentralizzate, possiamo anche fare un ulteriore passo avanti finanziando una quota maggiore di investimenti in modo collettivo, a livello di Unione”. “Le transizioni che le nostre societa’ stanno affrontando […]sono profonde. E le differenze tra gli esiti possibili non sono mai state cosi’ nette”.
L’avvertimento e’ dell’ex presidente del Consiglio, Mario Draghi, secondo cui, tuttavia, “le persone conoscono nel profondo il valore della nostra democrazia e quel che essa ci ha dato negli ultimi ottant’anni. Vogliono preservarlo. Vogliono essere incluse e valorizzate al suo interno. Sta ai leader e ai responsabili delle decisioni politiche”, dice intervenendo alla Nabe economic policy conference annnuale, “ascoltare, capire e agire insieme per progettare quello che e’ il nostro futuro comune”.
(da agenzie)
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