ANIMA IN PENA: CALENDA IN EUROPA LASCIA IL GRUPPO SOCIALISTA E CHIEDE L’ADESIONE AI LIBERALI
PRENDE A PRETESTO L’ENTRATA DEL M5S PER SPOSTARSI CON LA DESTRA ECONOMICA … STRAPARLA DI “TRADIMENTO DEL MANDATO ELETTORALE” PROPRIO LUI CHE E’ STATO ELETTO IN EUROPA NELLE LISTE DEL PD, NON IN QUELLE DEI LIBERALI
Lui ne ha fatto una questione di principio, o forse un puntiglio dettato anche da antipatie personali. Perché se è vero che M5s nasce come forza anti-euro, anti-Ue e con inclinazioni no-vax, è altrettanto vero che ha sostenuto l’elezione di Ursula von der Leyen, ora è diventato un gruppo europeista, accetta l’euro e la coppia Conte-Speranza non ha concesso sulla ai no-vax (a differenza della destra, compresa quella sedicente liberale contraria alle chiusure) e ha dato il via ad una stagione di prudenza e rigore proseguita con Draghi.
Del resto se M5s sceglie di far parte del gruppo socialista è segno di una evoluzione.
Ma Calenda non sente ragioni o, forse, non sentendosi parte del mondo progressista ma di quello liberista cerca giustificazioni per fare le valigie dopo essere stato eletto nelle liste del Pd.
“Come confermato da Enrico Letta oggi si va verso l’ingresso del M5S nel gruppo TheProgressives insieme al Pd. Lo considero un grave errore politico che tradisce il mandato degli elettori alle ultime europee. Chiederò oggi stesso l’adesione al gruppo RenewEurope”.
Lo ha scritto su twitter Carlo Calenda, leader di Azione. “Sono da sempre contrario a un’alleanza con i 5S – ha aggiunto -. Ma posso capirne i razionali. Qui però andiamo ben oltre. Si aprono le porte ad un gruppo unico con un movimento che ha combattuto l’euro e governato con sovranisti. pessima scelta”.
Ma quando Calenda accusa il Pd di “tradimento del mandato elettorale” farebbe bene a guardarsi allo specchio, visto che è stato eletto in Europa nelle liste del Pd e non in quelle dei liberali.
(da agenzie)
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