APRE A ROMA UN CENTRO DI ACCOGLIENZA INTERSOS PER MINORI: “SARA’ UNO SPAZIO DI INTEGRAZIONE APERTO ALLA CITTA’ “
A TORRE SPACCATA 60 MINORI NON ACCOMPAGNATI TROVERANNO RIFUGIO, AFFETTO E MEDICI
Dentro i loro occhi c’è il riflesso di un’infanzia rubata.
Renza, 12 anni, che ha viaggiato da solo per un intero prima di arrivare in Italia con ancora i segni di bruciature sul corpo e Rafael, partito dall’Eritrea per la Svizzera all’insaputa della madre, da oggi hanno una nuova casa.
È INTERSOS24, un nuovo centro di accoglienza, a Roma est, per minori stranieri non accompagnati. Qui verranno accolti tutti quei bambini che, per fuggire dalla guerra, affrontano da soli viaggi che li espongono a violenze, torture, sono sottoposti a lavori forzati e detenzioni arbitrarie.
A lanciare il progetto è INTERSOS, organizzazione umanitaria italiana, che protegge bambini e adolescenti in fuga da guerre e violenze provenienti da 17 paesi, come racconta la loro Child Protection Specialist, Valentina Murino:
“Partono da casa che sono soltanto bambini e arrivano sfiniti nel corpo e nella mente. Hanno disturbi del sonno, dell’alimentazione, della personalità . Bisogna ricostruire la loro identità “.
La struttura romana, in via di Torre Spaccata, ospiterà fino a 60 ragazzi e sarà aperta 24 ore su 24.
Per supportare le attività di questo nuovo centro, che vanno dall’accoglienza diurna all’assistenza medica con un ambulatorio aperto anche ai romani in difficoltà , ha lanciato una campagna di raccolta fondi “Sogno la fine di un viaggio da incubo”.
Fino al prossimo 15 ottobre con un sms o una chiamata da rete fissa al 45525 si potrà dare la chance di una nuova a questi bambini soli, giunti nel nostro Paese.
Il responsabile del Programma Migrazioni di INTERSOS, Cesare Fermi, spiega come la struttura sarà un valore per l’intera Capitale:
INTERSOS24 sarà un luogo aperto per il quartiere e per tutta la città di Roma. Uno spazio dove l’integrazione la si potrà toccare con mano ogni giorno. L’operatività dell’ambulatorio, in cui saranno presenti specialisti in ginecologia, pediatria e malattie infettive, è dar vita ad un modello riproducibile di servizio socio-sanitario, che non si sostituisca al servizio sanitario pubblico, ma che anzi lo supporti e lo integri e che possa incidere positivamente sulle politiche pubbliche stesse.
(da “Huffingtonpost”)
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