AttualitÃ
PROFETI DI SCIAGURA E CARNEVALE DI RIO…….L’ULTIMO CANTO DEL (DON) GALLO
I manifestanti rivoluzionari del G8 hanno lasciato Genova dopo averci deliziato di bandiere rosse (tradizionali), nere (anarchici) e bianche (no TAV), tra essenze di marijuana, ritmi afrocubani e un Bella Ciao che non ci sta mai male. Il sospetto che le manifestazioni anti G8 di 6 anni fa siano solo servite a far eleggere Agnoletto al Parlamento Europeo, Caruso alla Camera e Heidi Giuliani al Senato, garantendo loro un ricco appannaggio si fa strada tra i genovesi…sempre malfidati come siamo. I disobbedienti ( si fa per dire) hanno ripreso i loro treni speciali (chi ha pagato solo 10 euro, tariffa speciale, chi nulla, chi quasi nulla ( Rifondazione ha pagato la differenza a Trenitalia) e sono tornati alle loro basi. A Genova rimangono le centinaia di scritte sui muri da cancellare (costeranno 200.000 eurini ai contribuenti genovesi), tutte ispirate ovviamente alla “pace” …” 10.100.1000 Raciti”, “Polizia assassina”, “Morte allo sbirro”, “Vendetta”, “Brucia il Vaticano”, “10.100.1000 Nassirya” ( altro che “fantasia al potere”, un po’ banali suvvia, cerchiamo di aggiornarle la prossima volta). Ma i manifestanti, che pur si sono riportati a casa slogan e striscioni (lamentandosi anche per i treni scomodi…con quello che hanno pagato) purtroppo ci hanno lasciato un costume di carnevale con dentro un attore…In c/so Torino una volta si noleggiavano i costumi teatrali e quelli di carnevale, chi poteva permetterselo (non ero tra quelli) pagava un tot. e affittava un costume (chi da damigella, chi da pellerossa, chi da medico, chi da star ) e per un paio di giorni impersonava un personaggio sul palcoscenico o nelle feste ristrette…Il sig. Andrea Gallo pare che abbia a suo tempo noleggiato un costume che non ha mai più restituito: un abito talare, perfetta imitazione di quelli indossati dai sacerdoti veri per capirci. Poi, grazie alla tolleranza di cui ha goduto da coloro che definisce “intolleranti”, ha trovato una sua collocazione virtuale, da “prete di frontiera” tra il reale e l’irreale, confondendo spesso l’altare e gli altarini, il pulpito e il megafono…La sua interpretazione più riuscita è divenuta quella del “prete no global” e il sig. Andrea Gallo ha dato il meglio di sè al recente corteo dei giottini. E’ salito sul camioncino che guidava il corteo agghindato come al carnevale di Rio con abito talare e sciarpa multiforme e multicolor e ha dato fondo al suo raffinato repertorio neoclassico, con varianti seminariste e teologiche: “Non reagite alle provocazioni di quei figli di puttana” (ovviamente i poliziotti), “Se non ci aiutiamo da noi non ci aiuta un cazzo di nessuno”, “Affanculo di profeti di sventura”…Che parole evangeliche hanno sentito le orecchie dei genovesi, che frasi di pace e serenità , che invito alla comunione degli spiriti e alla solidarietà ecclesiale…e poi non era il sommo artista a spezzare sempre parole di solidarietà per le prostitute sfruttate dai protettori? Che è mai questa caduta di stile definendo in modo spregiativo il concetto “figli di puttana” ? Ma non siamo tutti fratelli come reciti spesso in TV private quando non parli di calcio ? Mi dispiace dirlo, ma anche quando parli del Genoa dici spesso cazzate, sei ancora giovane, specializzati in qualcosa perbacco. Anche la nuova compagna di Fini, pur essendo avvocato, consigliava ricette a “Uno mattina”, prova anche tu, magari ti riesce meglio … Un consiglio…se passi da c/so Torino mimetizzati da don Vitaliano almeno…se ti vedono quelli del negozio di costumi non vorrei volessero indietro l’abito talare che gli hai sottratto 50 anni fa…senza quello poi che parte reciti? Anche i no global sono volubili sai…senza abito da sacerdote non serviresti più….don Vitaliano non aspetta altro che quello per farti le scarpe…non fidarti troppo …tutte le rivoluzioni (come i salmi…non dovrei insegnartelo) finiscono in gloria….buon cicchetto Andrea…
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