BALLOTTAGGIO IN POLONIA, TESTA A TESTA TRA IL SOVRANISTA DUDA E IL LIBERALE EUROPEISTA TRZASKOWSKI
IL SINDACO EUROPEISTA DI VARSAVIA PARTE CON 14 PUNTI DI DISTACCO MA I SONDAGGI LO DANNO IN CLAMOROSA RIMONTA
La Polonia torna alle urne. Deciderà il futuro del Paese un margine esiguo di voti.
La sfida nel ballottaggio per la presidenza contrappone due diverse visioni: quella del presidente ultraconservatore Andrzej Duda, alleato del Partito nazionalista del diritto e della giustizia (PiS), e quello del candidato liberale Rafal Trzaskowski, che si dichiara l’uomo del cambiamento e vuole riallacciare il legame con Bruxelles.
Al primo turno Duda ha ottenuto il 43,7% e il sindaco di Varsavia Trzaskowski il 30,3%. I sondaggi danno i due testa a testa nel secondo turno.
Sono 30 milioni i cittadini aventi diritto di voto e si prevede che l’affluenza alle urne sarà superiore al 64,51% del primo turno del 28 giugno. I seggi elettorali rimangono aperti fino alle 21 quando usciranno i primi exit poll. I risultati ufficiali sono previsti all’inizio della settimana.
Il voto si svolge nel pieno della pandemia che in Polonia ha causato oltre 37.000 contagi e quasi 1.600 morti. Gli elettori devono indossare maschere e guanti, mantenere la distanza di sicurezza e igienizzare le mani con disinfettante. Possono usare le proprie penne per segnare le schede. Anche i funzionari elettorali devono indossare maschere e sedersi distanti l’uno dall’altro. Le urne saranno regolarmente disinfettate e i seggi elettorali saranno ventilati.
Trzaskowski ha 48 anni ed è membro della Piattaforma civica polacca: sindaco di Varsavia è a favore dell’Ue ed è molto popolare nelle principali città polacche.
Rappresenta l’ala più liberale del partito e, come sindaco di Varsavia, ha partecipato alle marce per l’uguaglianza Lgbt e ha proposto di introdurre corsi nelle scuole della capitale per contrastare il bullismo contro le minoranze.
In un’intervista ha sostenuto che la Polonia è ancora democratica, ma che la sua “democrazia è sotto attacco”, poichè il governo sta politicizzando le istituzioni indipendenti, come la magistratura, e sta cercando di spogliare il governo locale dei suoi poteri. Come ex europarlamentare, Trzaskowski afferma di volere che la Polonia assuma un ruolo più attivo nei negoziati dell’Ue. Teme che, una volta ridotto il beneficio finanziario proveniente dall’adesione, l’antipatia dell’attuale governo nei confronti di alcuni aspetti del progetto europeo potrebbe alla fine portare la Polonia a lasciarla.
(da agenzie)
Leave a Reply