BARCHETTA IN MARE, NON PER GIOCO
L’INIZIATIVA UNICEF A PALERMO: “CON LE BARCHETTE DI CARTA I BAMBINI DEVONO SOLO GIOCARE, NON MORIRE”
Più di un bambino al giorno. Circa 200 solo dall’inizio di quest’anno.
Sono bambini che muoiono lungo la pericolosa rotta del Mediterraneo Centrale, quella che va dal Nord Africa all’Italia.
Tra il 1 gennaio e il 23 maggio, oltre 45.000 rifugiati e migranti sono arrivati in Italia via mare, un aumento del 44% rispetto allo scorso anno.
Fra loro, circa 5.500 minorenni non accompagnati e separati, quasi il 92% di tutti i bambini arrivati in Italia attraverso questa rotta.
Anche ieri un’altra strage di bambini. 34 i morti finora, fra cui molti bambini.
Per questo motivo oggi l’Unicef ha organizzato un evento simbolico sulla spiaggia di Palermo: per ricordare ai leader del G7 le loro responsabilità nei confronti dei bambini.
Delle barchette di carta sono state gettate in mare. Alcune sono arrivate a riva, altre si sono ‘arenate’, altre ancora sono state salvate da studenti di Palermo, volontari Unicef e ragazzi migranti e rifugiati.
Proprio come succede alle fragili imbarcazioni su cui migliaia di bambini sono costretti a imbarcarsi con la speranza di un futuro migliore.
Bisogna dire basta ai bambini morti in mare. Vi chiedo di unirvi all’iniziativa dell’Unicef lanciata oggi da Palermo.
Di fare un video, una foto con la vostra barchetta di carta. Perchè #AChildIsAChild.
Con le barchette di carta si deve solo giocare, non morire.
Andrea Iacomini
Portavoce dell’UNICEF Italia
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