BERLUSCONI, ATTACCATO DA UNO STORMO DI FALCHI, COSTRETTO A CAMBIARE ROTTA
RINVIATA LA NOMINA DI TOTI A COORDINATORE
È un atterraggio complicato quello che attende Silvio Berlusconi e Giovanni Toti a Roma. Perchè il Cavaliere è stato costretto a cambiare la rotta. E pure bruscamente.
Tanto che, prima di prendere il volo per rientrare nella capitale con suo direttore di Studio Aperto e Tg 4, ha messo a verbale: “Non ho mai pensato di nominare un coordinatore unico di Forza Italia. Valorizzerò i veterani ma non bisogna temere di aprire il partito a forze nuove”.
Una virata, rispetto alla rotta programmata, che prevedeva di arrivare a Roma con Toti proprio per formalizzare il nuovo incarico e l’inizio della rivoluzione (o rottamazione) di Forza Italia e della sua nomenklatura.
È di fronte all’insurrezione dei veterani che l’ex premier sceglie di mediare e di rinviare la nomina.
Nel fantastico mondo berlusconiano non si era mai vista un’intervista dura come quella di Raffaele Fitto a Paola Di Caro del Corriere: “Il presidente — dice il leader dei lealisti – non ci umili con la nomina di Toti”.
Parole dure, che lasciano intendere come il corpaccione del partito non sia disposta ad obbedire a un dipendente Mediaset senza esperienza politica.
“Lealtà e correttezza” dice Fitto impongono di dire a Berlusconi che “la scelta di Toti è un errore” e mortifica il grosso del partito.
Parole pesanti, che costringono il Cavaliere a rinviare l’investitura di Toti a data da destinarsi. Almeno per ora.
Colpito, amareggiato da una reazione così dura, Berlusconi ha la sensazione che la nomina di un esterno rischia di sfasciare tutto.
E che Fitto raccolga un umore e un malcontento diffusi. Per questo chiama parecchi parlamentari per chiedere uno “stop immediato alle dichiarazioni”. Prima che la faida diventi incontrollabile.
Uno stop che riguarda anche quelle a suo favore, sollecitate da palazzo Grazioli. E ora inizia la trattativa più difficile. Possibile che nelle prossime ore il Cavaliere appena rientrato a Roma (con Toti) incontrerà Fitto e i vertici di Forza Italia per trovare una quadra.
È certo che la frenata ha alimentato la preoccupazione del partito Mediaset che nelle scorse settimane ha lavorato e non poco per mettere l’ex vice di Mauro Crippa alla guida della nuova Forza Italia.
Con l’obiettivo di “riallacciare” con Alfano e arginare i falchi, da Verdini e Fitto.
Non è un caso che per Toti si sia mosso Fedele Confalonieri in persona, che ha avuto colloqui con parecchi azzurri di comprovata fede berlusconiana.
All’atterraggio, per Berlusconi inizia una trattativa complicata.
L’unica certezza è che il battesimo di Toti è rinviato.
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