BERLUSCONI COME PIPPO BAUDO: “NESSUNO E’ ALLA MIA ALTEZZA: I MONDIALI DI CALCIO A MOSCA? LI HO INVENTATI IO”
IL PREMIER A MOSCA LE SPARA GROSSE: “SU DI ME SOLO GOSSIP E FALSITA’… “IL TERZO POLO? VOGLIONO ALLEARSI CON LA SINISTRA”…
FINI REPLICA: “E’ RIDICOLO, GOVERNARE NON VUOL DIRE COMANDARE”
“Non sono malato, non ho mai fatto affari privati con la Russia e non ho nessuna intenzione di farmi da parte”.
E’ questo, in estrema sintesi, il messaggio che Silvio Berlusconi lancia all’indomani dell’ennesima tempesta scatenata da WikiLeaks.
Ironia delle sorte, le rivelazioni del sito di Julian Assange sulle preoccupazioni americane per i rapporti troppo stretti tra palazzo Chigi e il Cremlino sono arrivate proprio in occasione dell’ennesima visita del presidente del Consiglio in Russia.
Quindi non molla la poltrona e, quanto al voto di fiducia del 14 dicembre, il premier si è detto certo ” che non avrà comunque la forza di mandarlo a casa in quanto la raccolta di firme alla mozione di sfiducia, che prefigura una nuova maggioranza, è semplicemente “una bufala”.
Berlusconi ha rivendicato anche il merito di aver contribuito con il suo aiuto all’assegnazione del Mondiale di calcio 2018 alla Russia.
Che ormai Berlusconi abbia perso il contatto con la realtà lo si può notare anche dal fatto che non sono solo gli avversari del premier a parlare di una nuova maggioranza in Parlamento.
A contraddire Berlusconi ci sono anche membri della sua coalizione. «Facendo i conti della serva la maggioranza non c’è più», ha detto ieri ad Annozero Roberto Castelli, mentre Roberto Maroni ha ammesso che «in Parlamento c’è una maggioranza alternativa».
Ma Silvio vive ormai in un’altra dimensione e aggiunge: “il terzo polo è esile nei numeri ma certamente smisurato nelle ambizioni”.
Senti chi parla…
Immediata la replica di Fini alle parole del premier: «È stato molto divertente quello che ho sentito dire, che il terzo polo sarebbe composto da alleati naturali della sinistra. Trovo ridicolo quello che ha detto Berlusconi».
Parlando del terzo polo, Fini ha aggiunto: «In quest’area si sono ritrovati i parlamentari di Fli, Casini dell’Udc, che è stato nel governo Berlusconi, l’Mpa di Lombardo, alleato di Berlusconi, La Malfa, Tanoni, Melchiorri, Tabacci dell’Api, tutti nel governo di Berlusconi. Per cui – ha proseguito Fini – prima di dire che chi non la pensa come lui è della sinistra, rifletta sul fatto che uomini e donne del Pdl hanno detto che avanti così non si poteva andare. A Berlusconi ricordo – ha concluso Fini – che governare non vuol dire comandare».
Fini sostiene che “con questi chiari di luna non si può chiedere il voto”: «L’Italia ce la può fare se iniziamo a tenere sotto controllo il debito pubblico. È fuori d’opera dire che se non ci sono le condizioni si va al voto».
Secondo Fini « è il momento in cui l’Italia deve mettere sul tappeto 120 miliardi di euro in titoli: e con questi chiari di luna si va verso la campagna elettorale? Bisogna che tutti si assumano le responsabilità e io – ha aggiunto Fini – credo di essermele assunte negli ultimi tempi».
E sul governo dice: «Credo che il Parlamento tra qualche giorno testimonierà quello che tutti sanno, e cioè che il governo non c’è più o non è in grado di governare».
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