BERLUSCONI FIRMA MA NON POTRA’ TRASFORMARE CESANO BOSCONE IN UN SET DA CAMPAGNA ELETTORALE
PREOCCUPAZIONE PER LA TENUTA PSICOLOGICA DELL’EX PREMIER
La frase che sussurrano nell’inner circle di Berlusconi pare mutuata dal linguaggio clinico: “Le prossime 48 ore sono decisive. Da come reagisce, si capisce come imposterà la campagna elettorale e cosa farà nelle prossime quattro settimane”.
È la “tenuta psicologica” l’elemento che lo stesso Berlusconi sta tenendo sotto osservazione prima di stabilire il “come” farà campagna elettorale.
Dopo la partecipazione da Vespa (giovedì) si vedrà se lo stress test è superato e se “regge” una maratona tv.
Perchè per l’ex premier la firma posta in calce al “decreto prescrizioni”, ovvero alla lista degli obblighi cui dovrà attenersi durante l’affidamento in prova ai servizi sociali, ha l’effetto di un trauma.
“Sto bene” mormora il Cavaliere, mentre varca il portone dell’Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna) di via Numa Pompilio a Milano, a cento metri da San Vittore.
Ma è solo un modo quasi per esorcizzare il male profondo condiviso con chi lo ha sentito nell’ultimo giorno di libertà .
L’umore è nero. I nervi sono elettrici. E ora iniziano i dieci mesi di orari da rispettare, prescrizioni, limitazioni negli spostamenti.
Attorno al Capo un intero apparato è impegnato a tener viva l’immagine del solito Berlusconi, pronto a reagire come un leone e a inondare le tv come ai bei tempi, anzi ansioso di gettarsi nella pugna.
Chi ne ha raccolto gli sfoghi privati però racconta che mai come in queste ore lo iato tra lo stato d’animo autentico e gli spifferi ad arte è stato così accentuato.
Nel giorno della firma che non avrebbe mai voluto mettere Berlusconi ha continuato a definirsi coi suoi innocente, sottoposto a scontare una pena ingiusta.
Pesa l’umiliazione delle telecamere a pochi passi da San Vittore, arrivate da tutta Italia per riprendere il volto all’ingresso e all’uscita.
E pesa il pensiero dei servizi sociali, che inizieranno il prossimo 2 maggio alla Fondazione Casa Famiglia di Cesano Boscone, luogo di sofferenza e dolore, tutt’altro che ameno.
Ed è legato proprio al modo in cui dovrà organizzare il suo periodo di espiazione l’umore plumbeo del Capo. Perchè se c’è una certezza acquisita nei contatti di queste settimane è che sarà praticamente impossibile trasformare la Fondazione dove alloggiano anziani disabili in una specie di set da campagna elettorale.
Non c’è niente di più lontana dalla realtà dell’immagine di Berlusconi che, seguito passo passo dalle telecamere, può farsi riprendere mentre racconta barzellette ai vecchietti o mente si improvvisa direttore di orchestre ricreative, o mentre bacia e abbraccia tutti distribuendo regali.
Non potrà fare nulla di tutto questo, in un luogo descritto da chi lo conosce bene come “di autentica sofferenza”.
E dove, pertanto, è necessaria discrezione, rispetto delle regole. Il progetto di servizi sociali sarà reso noto la prossima settimana. Ma al Cavaliere è apparso chiaro, nel corso dell’ora e mezza di colloquio all’Uepe, che non sarà una passeggiata.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply