BERLUSCONI SPARA BALLE: TUTTI I DATI SULLA CRIMINALITA’ SONO IN CALO, IL MASSIMO SI RAGGIUNSE QUANDO GOVERNAVA LUI
RAPINE IN BANCA SONO CALATE DEL 35%, QUELLE A BENZINAI DEL 34%, A FARMACIE DEL 25%, A NEGOZI DEL 22%, AD ABITAZIONI DEL 18%, PER STRADA DEL 15%
“La sicurezza in Italia non c’è più. Ogni venti secondi si verifica un reato, ogni 4 minuti un furto in un negozio e ogni due giorni si verificano tre rapine in banca. Questo perchè alla criminalità italiana si è aggiunta la criminalità di 466mila immigrati in Italia che per mangiare devono delinquere”.
Parola di Silvio Berlusconi, il leader redivivo del centrodestra nel pieno di una promettente (per lui) campagna elettorale.
Tanto che le ha pronunciate a Domenica Live, programma di Barbara D’Urso su Canale 5.
Senza entrare nel tema magno della sicurezza, della sua percezione, dei migranti, delle strumentalizzazioni correlate, limitiamoci a una sommessa enunciazione di dati e cifre. Ne ha fornite solo due mesi fa l’osservatorio Ossif sulla criminalità predatoria, frutto della collaborazione dell’Abi, della Polizia e di Assovalori, Confcommercio, Fit, Federdistribuzione, Federfarma, Poste e Unione petrolifera.
Nel biennio 2015-2016, l’ultimo censito, le rapine totali denunciate dalle forze dell’ordine all’autorità giudiziaria in Italia sono diminuite del 18%, pari a 15 mila casi rispetto al biennio precedente.
La tendenza ha caratterizzato tutti i comparti, ma le agenzie bancarie – neglette di loro, dai clienti prima ancora che dai rapinatori – di più: le rapine allo sportello sono calate del 35%, passando da 2.037 del 2013-2014 a 1.318 nel biennio 2015-2016.
Cali sopra la media del campione anche per le rapine ai distributori di carburante (-34%),
in farmacia (-25%), negli esercizi commerciali (-22%), mentre si attesta nella media la riduzione di quelle in abitazione (-18%), negli uffici postali (-18%), in tabaccheria (-17%) e nella pubblica via (-15%).
Non si vorrebbe mai, qui, e al cospetto di un mago della comunicazione, scomodare il concetto di fake news, o bubbole che dir si voglia. Forse l’ex Cavaliere ha solo rispolverato un vecchio numero dell’arte retorica, quello di far parlare i numeri senza raffronti.
(da agenzie)
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