BERLUSCONI SUL PALCO DI FIUGGI E C’E’ CHI GLI CHIEDE DI ROMPERE CON I SOVRANISTI
CORO DALLA PLATEA: “UN PRESIDENTE, C’E’ SOLO UN PRESIDENTE”
Al grido di “Silvio, Silvio” che si è levato dalla platea ha fatto il suo ingresso in sala Silvio Berlusconi, accolto da applausi sulle note dell’inno di Forza Italia.
Sempre dalla platea della sala dell’Hotel di Fiuggi in cui si sta svolgendo la giornata conclusiva della convention azzurra, si è levato il coro “Un presidente, c’è solo un presidente”. E Berlusconi ha aggiunto: “che si chiama Antonio Tajani”, rendendo omaggio al presidente del Parlamento europeo, organizzatore della manifestazione.
“Non abbiamo bisogno di nessuna primaria, il leader noi ce l’abbiamo e questo leader si chiama Silvio Berlusconi – ha detto di rimando Tajani – E noi faremo di tutto, ma siamo convinti che anche questa volta la nostra scommessa è quella giusta, perchè sia ancora primo ministro di questo Paese”, ha affermato dando la parola al leader azzurro.
Il discorso di Berlusconi segna l’apertura ufficiale della campagna elettorale di Fi in vista del voto in Sicilia (“Prevediamo una grande vittoria del centrodestra”, dirà durante il suo intervento) e delle politiche 2018.
Ad ascoltarlo in platea lo stato maggiore forzista che attende la linea sul ruolo del partito nella futura coalizione di centrodestra e sul nodo della leadership.
In sala, la stessa dove nel’94 , ai tempi della discesa in campo, Berlusconi fece una delle prime riunioni a porte chiuse, organizzata da Alessio Gorla, per il lancio di Fi, si respira aria di ‘ritorno al governo’.
Molti militanti ci credono, citano gli ultimi sondaggi, c’ è chi invoca “l’unità del centrodestra per tornare a vincere” e chi chiede all’ex cavaliere di andare avanti anche da solo “senza subire le richieste del fronte sovranista, Lega-Fdi”
IL PP
“Siamo molto fieri di essere i rappresentanti in Italia della grande famiglia della democrazia e libertà che è il Ppe e i valori del Ppe sono diventati i nostri assoluti valori. Personalmente mi ci ritrovo fino alle virgole e solo chi è nel Ppe ha vinto e vincerà le prossime elezioni in Europa, la sinistra in tutta Europa è in crisi. I partiti populisti, che però io preferirei chiamare ribellisti, non hanno vinto da nessuna parte, certe volte hanno avuto un certo peso ma non hanno vinto”, ha detto Berlusconi citando l’esempio francese di Macron che ha vinto “proprio per evitare vittoria del Fronte Nazionale”
L’EUROP
“Questa Europa deve essere assolutamente cambiata – ha poi ammonito – dobbiamo farla marciare in avanti e raggiungere una politica estera unica e comune, una politica della difesa comune, che farebbe risparmiare 50 miliardi all’anno a tutti i singoli paesi, ma solo così potrebbe sedersi ai tavoli internazionali al pari di capacità “. Basta con gli “Usa che decidono e gli stati europei che gli vanno dietro. No, l’Europa deve avere una unica politica della difesa”, così un’unica “politica fiscale” che farebbe sì che “i cittadini si sentono realmente cittadini europei. Io mi sento completamente cittadino europeo, ne condiviso i valori”.
“L’EUROPA MI RESTITUISCA L’ONORE”
“Sono stato condannato per un’accusa assurda, una sentenza che tutti ritenevano impossibile, arrivata con la complicità delle forze della sinistra e dei magistrati. Attendo dall’Europa di riavere completamente il mio onore per potermi presentare agli italiani presentando a loro il programma di un uomo onesto, integro, un contribuente leale”
LA POLITICA ESTERA
Passaggio sulla politica estera, e in particolare sulle minacce nucleari della Corea del Nord. “Speriamo – dice – non ci sia un salto nella follia e che non ci possa essere ancora una volta l’uso di uno strumento atomico. Questo è un rischio che ci preoccupa grandemente. Sarebbe la fine della nostra civiltà “.
“Noi dall’Europa vogliamo molto, molto di più, deve diventare un faro di pace e di democrazia per tutto il mondo. Dobbiamo far marciare l’Europa, per sedersi al tavolo delle altre potenze mondiali, a partità di capacità ”
LA LOCATION
Sullo sfondo del palco un maxi schermo con lo slogan della kermesse e il simbolo del Ppe in evidenza. Dalle casse degli altoparlanti le note dei grandi classici di Lucio Battisti. Molti militanti, soprattutto giovani, hanno rispolverato look stile ’94 con completo blu o ‘spezzato’ (giacca scura, anche doppiopetto ma slim fit e pantalone grigio) e spilletta tricolore d’ordinanza. Si sono sentite squillare anche suonerie di cellulare con il vecchio inno ‘Azzurra libertà ‘.
Ci sono giovani con le t-shirt azzurre del Ppe. Nel pubblico rosa prevalgono i tacchi 12. Oltre al ritorno di Berlusconi dopo le vacanze estive, oggi ci sarà la prima uscita ufficiale di Francesca Pascale al fianco del leader azzurro, che secondo molti segna l’inizio di una maggiore presenza in politica della giovane compagna dell’ex premier. In sala è riapparso anche il sosia di Berlusconi, Giovanni, un passato al ‘bagaglino’.
(da “La Repubblica”)
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