BERLUSCONISMO ADDIO, IL PAESE HA CAPITO CHE NON PUO’ AFFOGARE IN UNA MELMA BARZELLETTIERA
FILIPPO ROSSI SU “FAREFUTURO”: LA POLITICA DEVE METABOLIZZARE IL LUTTO…”GLI ITALIANI SONO STANCHI DI CREDERE IN UN SALVATORE DELLA PATRIA CHE VUOLE SALVARE SOLO SE STESSO”..”PER COSTRUIRE CATTEDRALI OCCORRONO SUDORE E FATICA”
Il berlusconismo è morto.
Il potere berlusconiano per come lo abbiamo conosciuto, esaltato, sopportato o subìto in questi anni non esiste più.
Qualsiasi cosa succeda nelle prossime settimane, quel che è stato non sarà più.
È finito quell’intreccio indissolubile tra potere pubblico e privato, quella retorica semplificatoria e sciatta, quel senso d’intoccabilità e inviolabilità del capo supremo.
Si sono staccati i lustrini, si sono spente le lucine.
Quel che è stato non sarà più.
Quel che sembrava dovesse durare per sempre si sta inesorabilmente sgretolando sotto i colpi del buon senso, sotto i colpi di una società civile che sta riscoprendo il gusto della verità , di dire la verità .
Il berlusconismo è morto perchè gli italiani sono stanchi di speranze mal riposte, perchè sono stanchi di credere in un salvatore della patria che dà la concreta impressione di voler salvare solo se stesso, di voler salvaguardare solo il suo sistema di potere.
Perchè gli italiani sono stanchi di una politica che riesce a succhiare linfa vitale solo dalla parte peggiore del paese, che riesce a esaltarne gli istinti peggiori.
Perchè sono stanchi di una politica che urla senza pensare, che scommette sull’individualismo menefreghista, sull’edonismo, sull’apparenza invece che sull’essenza.
Il berlusconismo è morto culturalmente prima che politicamente.
Giorno dopo giorno, mese dopo mese, è diventato minoranza in un paese che – anche a causa della crisi economica – ha capito che non basta l’ottimismo di maniera per far avverare i sogni; che per costruire cattedrali servono sudore e fatica; che la volgarità non può prendere il sopravvento; che a tutto ci deve essere un limite; che la propaganda non può, non deve, scalfire i capisaldi di un laico vivere civile.
Ha capito che non tutto è perdonabile.
Che il rispetto delle istituzioni, del loro decoro, deve essere l’abc di ogni rappresentante pubblico.
Che l’Italia non può affogare in una melma barzellettiera fatta di immoralità e superficialità .
È finita una stagione.
E ogni tentativo di resuscitare il cadavere arriva da apprendisti stregoni che sperano di dar nuova vita a un Golem che gli si scatenerà contro.
Il berlusconismo è morto.
La politica deve solo metabolizzare il lutto.
Filippo Rossi
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