BLOCCHI E TARGHE ALTERNE NON FUNZIONANO: PM10 SALGONO A ROMA E MILANO
FALLIMENTO DELLE MISURE PRESE PER CONTENERE L’IMPATTO AMBIENTALE DELLE POLVERI SOTTILI
Flop del blocco delle auto e delle targhe alterne, a Roma e Milano è stato comunque superato il limite delle poleveri sottili.
Secondo i dati forniti dall’Arpa Lazio a fronte di un limite di legge per le pm10 di 50 ug/m3, si sono registrati valori nettamente superiori.
Oggi secondo giorno di blocco a Milano e a Roma ferme le targhe pari ma nella capitale ben 11 centraline di rilevamento su 13 hanno registrato il superamento del livello consentito di polveri sottili: Preneste (67 microgrammi per metro cubo), Francia (58), Magna Grecia (56), Cinecittà (92), Villa ada (53), Cavaliere (66), Fermi (51), Bufalotta (59), Cipro (57), Tiburtina (76) e Arenula (58).
Nella centralina di Milano Pascal il livello è salito da 57 microgrammi al metro cubo a 67, a Senato il livello è passato da 63 a 66 mentre è rimasto stabile a 60 a Verziere.
L’assenza di pioggia peggiora la situazione e secondo gli esperti potrebbe non arrivare prima degli inizi di gennaio.
Le misure di contenimento prese fino ad ora erano a discrezione delle singole amministrazioni. Ora il governo e l’Anci stanno studiando interventi coordinati e di maggiore efficacia.
Previsto per mercoledì l’incontro del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti con presidenti di Regioni, sindaci di grandi città e capo della Protezione civile.
Necessario un piano nazionale contro lo smog di medio e lungo termine, visto che i cambiamenti climatici provocheranno stagioni sempre più calde e con meno piogge.
Nell’ Annuario statistico italiano 2015 l’Istat informa che l’automobile è il mezzo di trasporto privato più utilizzato per recarsi al lavoro e a scuola.
Nel 2015 la usano quasi sette occupati su dieci (68,9%) come conducenti, e poco più di un terzo (39,2%) degli studenti come passeggeri.
Diminuisce invece l’utilizzo della bicicletta, usata per gli spostamenti dal 2,4% degli studenti (3% nel 2014) e dal 3,5% degli occupati (4,3% un anno fa).
Significativi anche i dati relativi all’utilizzo del trasporto pubblico: nel 2015, infatti, usa i mezzi pubblici urbani meno di una persona over14 su quattro (24%), il 16,2% si sposta con i mezzi extra-urbani mentre il 31,3% ha preso il treno almeno una volta.
La percentuale di utenti dei mezzi urbani che si dichiarano soddisfatti, inoltre, è generalmente più bassa di quella degli utenti del trasporto ferroviario o di pullman e corriere.
Questa tendenza si conferma anche nel 2015: scende infatti la soddisfazione per la frequenza delle corse (da 56,6 del 2014 a 55,9%) e la puntualità dei mezzi urbani (da 54,7 a 54,3%) mentre aumenta per la puntualità di pullman e corriere (da 66,0 a 68,1%).
Nel frattempo non si spengono le polemiche dei giorni scorsi in materia di smog nel mondo politico e i Verdi invocano ora un decreto nazionale “per uniformare le decisioni dei sindaci in caso di superamento della soglia di 50 microgrammi di polveri sottili per metro cubo”.
(da agenzie)
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