BOCCIA IMPUGNA L’ORDINANZA REGIONALE DELLA SANTELLI CHE HA RIAPERTO I BAR
ATTI TRASMESSI ALL’AVVOCATURA DELLO STATO
Dopo giorni di braccio di ferro il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, secondo l’Ansa, ha impugnato l’ordinanza con cui la governatrice della Regione Calabria Jole Santelli il 29 aprile ha consentito l’apertura di bar e ristoranti.
Gli atti sono stati trasmessi come da prassi all’Avvocatura generale dello Stato. La rappresentante di Forza Italia aveva allentato le restrizioni previste dal governo a livello nazionale per la Fase 2, dando la possibilità , tra le altre cose, ai pubblici esercizi di riaprire i locali e servire ai tavoli, anche se solo all’aperto.
Se la governatrice tornerà indietro, gli atti non saranno depositati. Altrimenti, la procedura è automatica.
“La Regione Calabria è andata deliberatamente contro un’indicazione chiara del governo per ragioni sanitarie: quelle attività devono restare chiuse perchè dobbiamo definire le linee guida per mettere in sicurezza lavoratori e clienti”, ha commentato Boccia a Mezz’ora in più di Lucia Annunziat, ricordando che la governatrice “nelle ultime due videoconferenze non si è presentata”.
Ospite a SkyTg24, il ministro Boccia in mattinata aveva spiegato che “come Jole Santelli sa, giovedì è partita la lettera, l’invito che si è trasformato in una diffida e le procedure sono partite. Lei conosce bene le procedure, ha ancora tempo per ritirare l’ordinanza. Se non dovesse farlo, sa quello che succede quando parte una lettera che diffida dall’andare avanti rispetto a quell’ordinanza”.
L’invito — fallito — rivolto alla governatrice, ripetuto più volte a tutti i presidenti di Regione italiani, era quello di mantenere la propria autonomia nei settori di competenza degli enti locali, ma senza ulteriori aperture rispetto ai paletti messi da Roma.
Una posizione, questa, che nei giorni scorsi ha generato le proteste di numerosi governatori, soprattutto del centrodestra, che hanno rivendicato la propria autonomia, nonostante il governo abbia anticipato che dal 18 maggio potrebbero esserci modifiche alle disposizioni tenendo conto della situazione dei contagi nelle varie parti d’Italia.
“La Calabria fa meno della metà dei tamponi del Trentino e ha il doppio della popolazione” — A chi accusa lui e l’esecutivo Conte di violare il principio di autonomia degli enti locali, Boccia in un’intervista al Messaggero risponde che “non era mai successo nella storia della Repubblica che un’emergenza sanitaria si trasformasse in pandemia. E in questo caso le linee guida le dà lo Stato e le Regioni si devono adeguare e rispettarle. Ci sono state discussioni forti, però mai violazioni di regole, a parte la Calabria“.
(da agenzie)
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