BOERI A MUSO DURO CONTRO LE ACCUSE DEL GOVERNO: “I DATI NON SI FANNO INTIMIDIRE, ATTACCO SENZA PRECEDENTI”
ANCHE COTTARELLI DENUNCIA: “IL DECRETO DIGNITA’ PORTERA’ A PERDITE DI POSTI DI LAVORO”
Tito Boeri nel mirino del governo. Un uno-due pesantissimo contro il presidente dell’Inps. Prima la nota congiunta Di Maio-Tria che negano tensioni tra ministeri e Ragioneria e accusano l’Inps sui dati della relazione del decreto dignità “manomessa” secondo lo stesso Di Maio, poi l’attacco da Mosca (!) dell’altro vicepremier Matteo Salvini che ne chiede le dimissioni.
Boeri replica: “Le dichiarazioni contenute nella nota congiunta dei ministri Tria e Di Maio rivolgono un attacco senza precedenti alla credibilità di due istituzioni nevralgiche per la tenuta dei conti pubblici nel nostro paese e in grado di offrire supporto informativo alle scelte del Parlamento e all’opinione pubblica. Nel mirino l’INPS, reo di avere trasmesso una relazione “priva di basi scientifiche” e, di fatto, anche la stessa Ragioneria Generale dello Stato che ha bollinato una relazione tecnica che riprende in toto le stime dell’Inps”.
“Consapevoli dell’incertezza che circonda le stime svolgeremo, come sempre, il monitoraggio attento, che peraltro la legge ci richiede. Ma sin d’ora, di fronte a questi nuovi attacchi – e a quelli ulteriori del ministro Salvini – non posso che ribadire che i dati non si fanno intimidire”, continua Boeri.
Cottarelli: “Il decreto può portare a una riduzione dei posti di lavoro”
“Sul piano generale il decreto può portare a perdite di posti di lavoro perchè introduce delle rigidità . Presumibilmente si ridurranno contratti a tempo determinato e non è detto che si trasformeranno in contratti stabili”, così a Radio Capital Carlo Cottarelli, economista, ex commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica (governo Letta) e ex presidente del Consiglio incaricato dal presidente Mattarella prima della nomina a premier di Giuseppe Conte
(da agenzie)
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