BRUNETTA SUCCHIA IL SANGUE ANCHE AI DONATORI
TRATTENUTE IN BUSTA PAGA A CHI DONA IL SANGUE, L’AVIS REGISTRA UN CALO E I DONATORI SONO IN RIVOLTA… MOLTI DIPENDENTI PUBBLICI SI SONO TROVATI EQUIPARATI AGLI ASSENTEISTI… BRUNETTA ORA SI ACCORGE DI ECCESSI DI SEVERITA’ NELLA NORMA CONTESTATA
Con l’applicazione della legge Brunetta, essere contestualmente donatore di sangue e dipendente pubblico pare sia diventato un grosso problema.
I donatori italiani sono 1.600.000 e il loro mondo è in fibrillazione in questi giorni per le conseguenze che sta determinando una legge, approvata evidentemente senza troppi approfondimenti.
Negli uffici pubblici sta capitando in pratica che chi prende un giorno di permesso per donare il sangue, si trovi dopo qualche mese con una trattenuta sugli incentivi legati alla presenza in servizio e abbia quindi un danno economico per aver compiuto un gesto di solidarietà .
Il fatto è che la legge stabilisce, senza fare distinzione tra i motivi che possono spingere un lavoratore a chiedere un permesso, che agli assenti dal servizio venga applicata una decurtazione economica.
La sede ligure dell’Avis parla, a questo proposito, di un calo delle donazioni del 2% riconducibile all’effetto di questa legge.
Sono stati numerosi anche i fax che si sono dovuti fare, da parte dell’Avis, a diversi uffici pubblici per ricordare che la giornata di lavoro del donatore di sangue non va detratta dallo stipendio.
Si teme che, se non si pone rimedio a breve, si possa arrivare a una flessione delle donazioni intorno al 15% in Liguria, con gravi conseguenze per i malati.
Il presidente della’Avis di Milano a sua volta ha definito “devastanti” le norme introdotte dalla legge 112, per cui i lavoratori del pubblico impiego che donano sangue non hanno più diritto alla retribuzione aggiuntiva dovuta alla contrattazione integrativa.
“Il ministro Brunetta – denuncia il presidente dell’Avis – equipara la donazione del sangue all’assenteismo, è una cosa assurda” .
E ha invitato le aziende pubbliche e le regioni a non applicare norme punitive nei loro contratti integrativi.
Di fronte all’insurrezione dei donatori, il ministro Brunetta ha invitato le associazioni a un incontro per chiarire i termini della vicenda.
Accortisi di averla fatta grossa, pare che dal ministero di Brunetta sia stato predisposto un emendamento di modifica alla normativa del decreto legge 112, approvato finora dalla Camera, ma non ancora dal Senato.
Questo emendamento dovrebbe correggere alcuni eccessi di severità anti-assenteismo, non solo in relazione ai donatori di sangue, ma anche sui permessi per la legge 104.
Ma prima di fare certe norme, ci chiediamo, presi dal fumus anti-fannulloni, non era il caso di esaminare meglio i dettagli, onde evitare errori così gravi e pacchiani che vanno a colpire proprio il mondo del volontariato e la tutela della salute dei cittadini?
Un po’ meno vampiri e un po’ più umani, ministro…
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