CALA DI ALTRI SEI PUNTI LA FIDUCIA NEL GOVERNO RENZI: SCESO A QUOTA 41%
SONDAGGIO IXE’: PD 38,2%, M5S 19,8%, FORZA ITALIA 15%, LEGA 9%, SEL 3,5%, FDI 3,4%, NCD 2,8%
Sei punti persi in un mese dal 47 di fine ottobre al 41 attuale.
Questo il dato della fiducia nei confronti del governo di Matteo Renzi che “paga” l’autunno di scioperi, gli scontri con il sindacato e le difficoltà economiche del paese che non sembrano essere superate.
Scende la fiducia, si diceva. Non solo nell’esecutivo ma anche nel premier stesso che pur confermandosi al primo posto nella ‘classifica’ dei leader politici più amati con il 43 percento perde due punti rispetto alla rilevazione di una settimana fa.
È questo quello che emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Ixè in esclusiva per Agorà .
Gli altri leader
Cresce di un punto la fiducia degli italiani in Matteo Salvini, che raggiunge il 22 percento. Passa invece dal 17 al 16 percento Beppe Grillo, mentre resta stabile al 15 percento Silvio Berlusconi. Sale di un punto Angelino Alfano, che chiude al 13 percento.
“Renzi sta pagando questo autunno — ha osservato Roberto Weber, presidente Ixè —. Mentre fino a tutta l’estate scorsa il premier raccoglieva il consenso dell’opinione pubblica su qualunque tema ponesse l’attenzione, in questa fase invece trova forti ostacoli”.
Le intenzioni di voto
Sempre secondo il sondaggio dell’Istituto Ixè per Agorà il Pd, pur il calo, si conferma primo partito nelle intenzioni di voto con il 38,2 percento di consensi.
Perde leggermente anche il Movimento 5 Stelle (-0,2%), che scende sotto il 20 percento (19,8%), mentre resta stabile al 15 percento Forza Italia.
Continua a crescere la Lega Nord (+0,3%), che raggiunge il 9 percento, mentre resta pressochè stabile Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale (-0,1%), che si attesta al 3,4 percento.
Sel passa dal 3,2 percento della scorsa settimana al 3,5 percento; quasi invariato il risultato del Nuovo centrodestra (+0,1%), che raccoglie il 2,8 percento.
Perde qualcosa, ma resta comunque consistente, il cosiddetto ‘partito del non voto’, che mette d’accordo più di un italiano su tre (35,9%).
(da “Huffingtonpost“)
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