CAOS M5S SUGLI 007, GOVERNO COSTRETTO A METTERE LA FIDUCIA PER EVITARE LA FRONDA GRILLINA
CINQUANTA GRILLINI SPACCANO IL MOVIMENTO SUI SERVIZI SEGRETI… IL RUOLO DI TOFALO E SIBILIA E LE BEGHE INTERNE
Il governo Conte è stato costretto a mettere la fiducia alla Camera (si voterà domani pomeriggio) per evitare la fronda di cinquanta parlamentari grillini al decreto legge che prolunga l’emergenza Covid fino al 15 ottobre.
Un caso esplosivo per l’esecutivo. Per una serie di fattori.
Innanzitutto perchè cinquanta parlamentari del primo partito della maggioranza che firmano un emendamento sopressivo di un decreto legge, non è un fatto che si registra tutti i giorni. In secondo luogo perchè il gruppo “ribelle” dei grillini non ha voluto in nessun modo ritirare l’ emendamento,costringendo Palazzo Chigi al voto di fiducia.
Terzo: perchè il primo firmatario dell’emendamento è la deputata pentastellata Dieni che è il capogruppo Cinquestelle nel Comitato bicamerale per la sicurezza della Repubblica (Copasir che si riunirà per le comunicazioni del Presidente Volpi , della Lega, sempre domani alle 14), cioè l’organismo parlamentare di controllo sull’ operato dei servizi segreti
Quarto, ma è questo il nodo di tutta la vicenda, l’emendamento dei cinquanta parlamentari grillini ( tra i quali anche la presidente della Commissione esteri della Camera Marta Grande) riguardava la norma – inserita nel decreto legge – per il rinnovo a tranche degli incarichi dei vertici dei servizi segreti per un massimo di quattro anni.
Questa norma in realtà non prolunga di quattro anni le nomine , ma rimanendo all’interno dei quattro anni di proroga (dopo il primo mandato) , già prevista dalla legge del 2007 , li suddivide in tranche, in modo che non si possano in ogni caso superare gli otto anni complessivi come statuisce la legge di riforma dei servizi segreti del 2007.
La necessità di prevedere un rinnovo a tranche del secondo mandato è scaturita dal caso del capo dell’Aisi , prefetto Parente, che se rinnovato di quattro anni , avrebbe superato Il limite di legge degli otto anni complessivi ( avendo già usufruito di una proroga di un anno oltre il primo mandato di 4 anni).
Il Presidente del Consiglio Conte, il Comitato interministeriale per la sicurezza (che riunisce tutti i ministri competenti ) e lo stesso Quirinale hanno ritenuto non avvicendare Parente in piena pandemia, ma il decreto di Conte che lo aveva prorogato nello scorso giugno non aveva ottenuto l’okay della Corte dei Conti, che aveva chiesto un provvedimento con forza di legge.
Di qui l’ inserimento della modifica nel decreto legge su cui si voterà oggi, in modo che nel caso del capo dell’Aisi ( sicurezza interna) non venga violata la legge del 2007.
Allora perchè la levata di scudi dei cinquanta grillini in una presunta funzione anti casta nei confronti dei vertici dei servizi segreti ( il primo nel mirino Gennaro Vecchione, capo del DIS generale della GDF di stretta fiducia del premier)
In ambito parlamentare i rumours , vedono nell’emendamento una manovra di due sottosegretari cinque stelle l’irpino Sibilia ( Interno) e Tofalo ( Difesa) , quest’ultimo astro nascente sulle questioni intelligence, già prima della vittoria del 2018, ma poi via via ridimensionato.
Al di là del contenuto specifico, inoltre, ci sarebbe un segnale ben preciso contro il capogruppo Crimi , capo politico del Movimento, che si è dimostrato incapace di controllare i suoi deputati.
Una simile mossa, dai connotati anti-casta ma imbastita su un terreno delicato come quello dei servizi segreti, potrebbe essere valutato anche a livello internazionale come la cartina al tornasole di un partito, “unfit to power”, incapace di stare al governo. Mentre altre nomine nell’ambito servizi dovrebbero essere imminenti.
Arrivare a un passo dalla crisi su una materia come i servizi segreti, è aver innescato potenzialmente una tempesta perfetta, mentre i rapporti con USA e Cina, il fronte Mediterraneo orientale, la crisi libica, le urgenze della pandemia, richiederebbero stabilità e certezze.
Altri pensano che, Dieni in testa, i cinque stelle siano vittime di una specie di Sindrome di Stoccolma, prigionieri della narrativa che esponenti del centrodestra hanno dato della norma in questione, descritta come liberticida.
Mentre ci sono segnali che la legge, se passerà , potrebbe essere impugnata per sospetta incostituzionalità per il motivo esattamente opposto ( non garantirebbe a sufficienza la stabilità dei vertici degli 007) .
L’opposizione in ogni caso gongola per quanto accaduto oggi: l’ incidente viene valutato come un’apertura di fatto della crisi politica in maggioranza .
Tanti tra i firmatari dell’emendamento della discordia promettono battaglia: “Si conteranno parecchie diserzioni sul voto di fiducia- dice un big grillino tra i firmatari della proposta di modifica – siamo stanchi di questi continui ricatti sulla tenuta del governo…”.
(da “Huffingtonpost”)
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