CAOS PD, E’ SCONTRO SULLE REGOLE DEL CONGRESSO: “SEGRETARIO E CANDIDATO PREMIER DUE FIGURE DISTINTE” PER EPIFANI
FRANCESCHINI: “VOTINO SOLO GLI ISCRITTI” E I RENZIANI INSORGONO: VOGLIONO CHE VOTINO ANCHE QUELLI DEL PDL.. CONGRESSO A FINE NOVEMBRE
Congresso l’ultima domenica di novembre, ma con quali regole? In casa Pd è il giorno della verità . In direzione va in scena lo scontro tra l’attuale segreteria e i renziani.
Sulla data le polemiche delle ultime settimane sembrano rientrare. «Il tempo del congresso è ora», dice Epifani.
«Lo faremo l’ultima domenica di novembre», annuncia Franceschini, «ma ora c’è bisogno di definire l’accordo sulle regole». E qui sorgono i guai.
La proposta di Epifani prevede primarie aperte di coalizione per la scelta del candidato premier, platea più ristretta invece per l’elezione del nuovo segretario del partito.
Inoltre Epifani ha genericamente spiegato che la presentazione delle candidature per la segreteria dovrebbe avvenire «dopo i congressi locali».
Il segretario finisce di parlare e subito cominciano le fibrillazioni alla direzione del Pd.
I renziani premono affinchè il nuovo leader del partito sia eletto da una platea più larga di quella degli iscritti al Pd.
Anche Gianni Cuperlo è critico e chiede che le candidature vengano presentate prima dell’inizio del percorso congressuale.
Epifani inoltre prevede la separazione tra segretario e candidato premier.
Franceschini parla in direzione e chiede che siano “gli aderenti” a votare per il segretario del partito, nel momento in cui la figura viene distinta da quella del candidato premier.
«Le regole sono di competenza dell’assemblea, ma la mia idea è questa: una norma statutaria per le primarie per il candidato premier, aperte, senza albo. Di conseguenza, credo giusto che il segretario sia eletto dagli aderenti, nel modo più coinvolgente possibile».
(da “La Stampa”)
Leave a Reply