CASSIMATIS QUERELA LUIGI DI MAIO PER DIFFAMAZIONE
DI MAIO A GENOVA VIENE MENO ALL’ACCORDO TRA L’EX CANDIDATA CINQUESTELLE E GRILLO DI EVITARE ACCUSE CAMPATE IN ARIA E SI BECCA LA SECONDA QUERELA DELLA SETTIMANA (DOPO QUELLA DI MARONI)
La candidata a sindaco di Genova Marika Cassimatis ha contattato l’avvocato Borre’ al fine di avviare la denuncia per diffamazione contro On. Luigi DiMaio per le parole espresse a Genova in intervista videoregistrata in data odierna.
L’avvocato Borre’ ha accettato l’incarico.
L’on. DiMaio ha usato parole in netto contrasto con quanto affermato da Grillo nel post del 30 aprile scorso, in cui dichiarava di non avere nulla contro la Cassimatis. La strumentalizzazione di un fatto giudiziario che ha visto la Cassimatis vincitrice, distorcendone il risultato a fini elettorali, e’ un fatto grave che rispecchia l’incapacita’ del M5s di gestire con onesta’ intellettuale il calo del consenso.
La Cassimatis si trova nuovamente costretta a percorrere vie legali per tutelare il sua rispettabilita’ e il suo buon nome.
A margine della chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco pentastellato Luca Pirondini, Luigi Di Maio ieri ai giornalisti che gli chiedevano se il M5s temesse ripercussioni elettorali per i casi Cassimatis e Putti, ha risposto così: “Non ho sentito di particolari feedback negativi. Vedremo che cosa decideranno i cittadini ma credo che apprezzino sempre quando una forza politica allontana chi se ne vuole approfittare, persone che entrano in quella forza politica, si fanno eleggere e poi passano al gruppo misto il giorno dopo. Questo lo evitiamo, siamo stati molto rigidi in questi anni e credo che siamo sempre premiati per questo”.
Il riferimento a Putti e Cassimatis è presente anche nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera sempre da Di Maio:
A Genova pesa la vicenda di Marika Cassimatis, esclusa dal Movimento dopo aver vinto le primarie?
«Non ho sentito di pesi e feedback negativi. Ed è bene che quando ci sono rischi di infiltrazioni si reagisca subito».
Ovviamente la Cassimatis non è “una infiltrata” (anzi, è una grillina della prima ora) e non è mai passata “al gruppo misto il giorno dopo” visto che non è mai stata eletta con il MoVimento 5 Stelle.
Putti, invece, ha lasciato il M5S alla fine della consiliatura a Genova e dopo aver contestato “la politica dei selfie”.
Di Maio ingenuamente continua una polemica che non giova al M5S e viene meno alla impostazione dello stesso Beppe Grillo che aveva riconosciuto la dirittura morale della Cassimatis. Pare che non abbia ancora capito che per fare il premier ci vuole anche una qualità : saper navigare alto.
E così batte il record di due querele in una settimana: non gli resta che rinunciare all’immunità parlamentare e risponderne in tribunale.
Vediamo se lo farà …
(da agenzie)
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