DI MAIO DIVENTA EUROPEISTA: “I PARTITI ANTIEUROPEI? MALATI DI IDEOLOGIA”
“APPREZZO LE BUONA PRATICHE DEI GOVERNI FRANCESI E TEDESCHI”
A due giorni dalla fine del patto a 4 che avrebbe dovuto far approvare una nuova legge elettorale, Luigi Di Maio consegna al Corriere alcune sue considerazioni.
Su ciò che è successo in Parlamento scarica la colpa sul Pd: “Giusto trattare ma loro non hanno retto”, respinge ogni possibile crisi all’interno del Movimento: “Non siamo divisi, il 95% dei nostri iscritti ci ha chiesto di sederci al tavolo con il Pd e Forza Italia”, ammette che non ci sono più le condizioni per un nuovo patto e allarga gli orizzonti al dopo le elezioni, soprattutto in tema europeo.
Mostrando un lato moderato tutt’altro che legato ai partiti antieuropei: “Noi – dice – non abbiamo fondato la nostra storia sull’ antieuropeismo, ma sul reddito di cittadinanza. Abbiamo fatto bene a non sottometterci mai alla famiglia dei partiti antieuropei, che sembra nuova ma in realtà è malata di ideologia. Non a caso è composta da forze emergenti che non hanno i nostri livelli di consenso. E poi – confessa- personalmente apprezzo le buone pratiche di governi europei come quello francese e tedesco, composti da partiti tradizionali. Sono pratiche che vorrei importare in Italia”.
E sul referendum sull’Euro aggiunge: “Prima di pensare a una consultazione cercheremo di avere sui nostri temi risposte chiare in Europa”.
(da agenzie)
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