CATALOGNA, INDIPENDENTISTI HANNO LA MAGGIORANZA, MA IL PRIMO PARTITO E’ LA GIOVANE DESTRA UNIONISTA ED EUROPEISTA DI CIUDADANOS TRASCINATA DAL FENOMENO INES ARRIMADAS
I TRE PARTITI INDIPENDENTISTI PASSANO DA 72 A 70 SEGGI (MAGGIORANZA A 68)… CLAMOROSO EXPLOIT DI CIUDADANOS CHE ARRIVA AL 25,4% E PASSA DA 25 A 37 SEGGI… GLI INDIPENDENTISTI UNITI SI FERMANO AL 47,5%
A spoglio giunto oltre il 96 per cento, le tre forze indipendentiste che governavano il “Parlament” catalano uscente incassano la maggioranza assoluta dei seggi, 70 su 135.
Il primo partito è però il centrista unionista di Ciudadanos con 37 seggi.
Dietro di lui, a quota 34, l’indipendentista ‘Junts per Catalunya’ dell’ex presidente Carles Puigdemont, fuggito in Belgio.
Ai suoi 34 deputati indipendentisti si aggiungono i 32 di Esquerra republicana di Oriol Junqueras, ex vicepresidente della Generalitat, rimasto in Spagna e quindi in carcere con l’accusa di sedizione e ribellione.
Sommati ai 4 seggi del Cup il raggruppamento indipendentista ottiene 70 deputati, inferiore ai 72 del 2015, ma con i numeri sufficienti a governare di nuovo la Generalitat.
Sul fronte unionista Ciudadanos da 25 deputati sale a 37; i socialisti catalani sono a quota 17; crollati da 11 a soli 4 deputati regionali i popolari locali, espressione del Partito del premier Mariano Rajoy, nemico n.1 del referendum illegale del primo ottobre sull’indipendenza della Catalogna.
Da rimarcare che la somma dei tre partiti indipendentisti non supera il 50%, ma si ferma al 47,5%, come dire che non ha la maggioranza nel paese reale.
Ma la vera vincitrice di queste elezioni, a detta di tutti i media, è la leader di Ciudadanos, la giovane destra spagnola rappresentata da Inès Arrimadas
Chi è Ines Arrimadas
Sposata con un ex deputato indipendentista, Xavier Cimas, è un avvocato e vive in Catalogna da una decina di anni. E’ perfettamente bilingue spagnolo-catalano, ma i suoi interventi in Parlament sono sempre rigorosamente in spagnolo, riconosciuta come una delle lingue ufficiali in Catalogna.
E’ una tifosa sfegatata del Barcellona-
Considerata una perfezionista, ha puntato la sua campagna elettorale, oltrechè sull’unità della Spagna, sulla frattura sociale della Catalogna, che spende milioni per un’indipendenza irraggiungibile invece che per i poveri e i disoccupati, in aumento specie tra i giovani catalani.
Ines ha messo subito in chiaro un paio di cose.
Primo, è un avvocato e dopo l’esperienza in politica tornerà a praticare la professione. Secondo, le donne devono guadagnarsi il loro spazio nella società con i denti.
Terzo, la Spagna è unica e indivisibile.
Quarto, destra e sinistra sono retaggi del passato, lei propone soluzioni concrete ai problemi reali della gente a partire dalla sanità , passando per il lavoro e il sostegno alle famiglie.
(da agenzie)
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