CENE ED ESCORT IN CAMBIO DI APPALTI: ARRESTATI A GENOVA I FRATELLI MAMONE
APPALTI AMIU: MANETTE ANCHE AL RESPONSABILE LEGALE DELLA MUNICIPALIZZATA
Arresti nell’Amiu, l’azienda municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti a Genova, e nel mondo dell’imprenditoria.
Stamattina i carabinieri del Noe hanno fatto scattare le manette ai polsi di sette persone, a completare un’inchiesta in corso da tempo sugli appalti truccati dell’azienda municipale di igiene urbana.
Tra gli arrestati, Corrado Grondona, responsabile legale e affari generali dell’Amiu, e i due noti imprenditori del settore movimento terra Vincenzo e Gino Mamone.
Tre funzionari dovrebbero invece essere interdetti dalle loro funzioni, dopo l’interrogatorio col gip.
Tant’è che ma stamani due di loro, che hanno appreso la notizia in un secondo momento, erano regolarmente al lavoro.
Secondo l’accusa, gli uomini di Amiu avrebbero concesso appalti agli imprenditori in cambio di notti con escort e cene.
Le persone colpite da ordinanza di custodia cautelare sono nel complesso sette: il dirigente area acquisti ufficio legale di Amiu Corrado Grondona, gli imprenditori Gino e Vincenzo Mamone, Luigi Mamone, figlio di Vincenzo, Claudio Deiana, titolare della società RGD, Stefano Raschellà e Daniele Raschellà , imprenditori della società Edildue.
La procura ipotizza a vario titolo l’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, alla turbativa d’asta, all’omessa denuncia e alla falsità ideologica.
L’indagine è stata condotta dai carabinieri del Noe con il coordinamento dei pm Francesco Cardona Albini e Paola Calleri. Gli arresti sono stati effettuati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del gip Roberta Bossi.
Stupore nella sede dell’Amiu.
In via D’Annunzio nessuno si aspettava gli arresti e le misure di interdizione, anche perchè stamani Massimo Bizzi e Roberto Ademio si sono presentati regolarmente in ufficio ed hanno appreso degli eventuali provvedimenti nei loro confronti dai siti internet.
Il primo è il dirigente responsabile della raccolta rifiuti della municipalizzata, il secondo un funzionario dell’Ufficio Acquisti di Amiu. Carlo Sacco, direttore della discarica di Scarpino, invece, da un mese è assente dall’azienda per malattia. “Nessun blitz dei carabinieri del Noe nella nostra sede”, precisa il presidente Marco Castagna.
Nell’ordinanza di custodia cautelare si legge che “Mamone e Raschellà sistematicamente remuneravano Grondona mediante l’offerta di cene spesso implicanti incontri sessuali con prostitute retribuite dagli stessi Mamone”.
In particolare, i presunti episodi di corruzione sarebbero “correlati a servizi per eventi alluvionali… tra cui la redazione da parte del responsabile del procedimento attestante i motivi dello stato di urgenza… in violazione dei principi di buon andamento, correttezza ed imparzialità della pubblica amministrazione”
Le esigenze cautelari, secondo la Procura e il gip, sarebbero desumibili dalla spregiudicatezza e dalla spessore criminale di Gino Mamone.
Giuseppe Filetto e Marco Preve
(da “La Repubblica“)
Ricordiamo che il nostro blog a suo tempo denunciò la visita dei Mamone alla sede di Futuro e Libertà , con le relative polemiche che ne seguirono… Allora molti ci presero per “allarmisti senza fondato motivo”: il tempo è galantuomo.
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