CHE COMICHE: IL CODICE DI COMPORTAMENTO M5S NON VALE PER DI MAIO E ORA ANCHE LE ELEZIONI SICILIANE NON SONO UN TEST NAZIONALE
QUELLO CHE VALE PER LA RAGGI NON VALE PER L’UNTO DAL SIGNORE… CON I SONDAGGI FLOP ANCHE LA SICILIA NON E’ PIU’ IMPORTANTE… PIU’ CHE IL CAPO POLITICO, IL M5S HA NOMINATO IL BECCHINO DEL CIMITERO
Senza veri avversari, senza partecipazione alla consultazione che lo ha eletto e adesso anche senza codice di comportamento.
Luigi Di Maio, da sabato nuovo capo politico M5S e candidato premier, assume oggi anche i connotati di un sovrano legibus solutus, perchè non dovrà firmare alcun foglio che lo impegnerà almeno nei prossimi cinque anni a seguire la condotta grillina e a pagare una penale in caso di inadempienze.
Virginia Raggi e i suoi assessori, ad esempio, devono pagare 150 mila euro se dovessero dissentire, invece per lui “non è previsto” e a dirlo è lo stesso Di Maio al termine della sua prima uscita pubblica da candidato presidente del Consiglio a Milano.
Le divisioni all’interno del Movimento rimangono. Alla fine Roberto Fico si è rifiutato di parlare dal palco di Italia 5 Stelle prendendosi così una pausa di riflessione per far capire ai vertici cosa non va.
In un post Luigi Gallo, molto vicino al leader dell’ala ortodossa, torna sulla spaccatura: “Siamo quelli sotto al palco, siamo fuori dalla tv e dai talk show, siamo la maggioranza”. Di Maio, che ha incontrato Davide Casaleggio, fa lo spocchioso, la cosa che gli riesce meglio: “Io in questo momento sono impegnato a cambiare le cose in questo paese insieme al Movimento 5 Stelle. Il nostro obiettivo deve essere questo, il resto non mi interessa”.
Lontano dalla Sicilia infatti Di Maio prova a sganciare il suo destino da quello del candidato presidente Giancarlo Cancelleri.
I sondaggi vanno male e dal palco, non a caso, il candidato premier ha voluto dire che il voto del 5 novembre non sarà un test nazionale.
Il contrario di quello che ha sostenuto per mesi.
Inoltre il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque, sospeso dal Movimento poichè indagato per abuso d’ufficio, rivelazione di segreto, turbativa d’asta e omissioni d’atti d’ufficio, in relazione alla gestione del servizio rifiuti e ad alcuni casi di abusivismo, è stato sentito dal gip. Cancelleri, secondo quanto riporta La Stampa, avrebbe parlato di un’inchiesta montata ad arte per colpire il Movimento.
Il diretto interessato smentisce ma il quotidiano conferma.
Sta di fatto che da Bagheria partirà martedì pomeriggio una marcia, organizzata dagli attivisti pentastellati via facebook, a favore del sindaco.
Dai vertici grillini non sono ancora arrivati segnali ufficiali poichè ventilata la possibilità di una sospensione, il sindaco ha preferito fare un passo indietro di sua spontanea volontà .
Una volta il M5S avrebbe manifestato contro i “sindaci inquisiti”, ira organizza una marcia per difenderli.
E poi si chiedono perchè i sondaggi danno il M5S in caduta libera…
(da “Huffingtonpost”)
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