CINQUESTELLE CONTRO GRILLO: “NO ALLE PASSERELLE”, LA SEN. DI PIETRO LASCIA IL MOVIMENTO
GRILLO RESTA DA SOLO CON LA PALA IN MANO, LA BASE E’ FURIOSA
Genova è una città di fango indurito. Con le mani affondate nel disastro non gradisce essere ribalta di luci altrui.
E, ruvida come sa essere solo lei, lo ha fatto sapere anche al suo più illustre concittadino, Beppe Grillo.
La venuta in massa nella città alluvionata dei parlamentari pentastellati era stata una sua idea, nata dall’istinto selvaggio del comico sul palco del Circo Massimo.
«Saremo a Genova, e verranno anche tutti i deputati e senatori a spalare il fango». Ieri, su Twitter, la conferma dell’appuntamento per oggi.
Subito, di riflesso, Andrea Cecconi, il capogruppo dei deputati, ha chiesto addirittura di bloccare i lavori delle camere per permettere ai parlamentari di salire a Genova. Una missione partorita dall’impeto di Grillo che ora è sembrata un tantino avventata. Anche perchè, intanto, da Genova la base faceva sapere di non gradire.
Il sarcasmo del consigliere pentastellato Andrea Boccaccio è acre: «Sarà la volta buona che vediamo i quattro parlamentari liguri sul territorio….»
Un tweet che però scoraggia subito i roboanti annunci della pattuglia grillina da Roma, che immediatamente riunisce in assemblea i deputati e i senatori presenti, per ponderare con una maggiore riflessione cosa fare.
Vengono contattati i 5 Stelle del meet-up locale e i consiglieri, che persuadono i parlamentari «a evitare l’effetto passerella».
Troppo alto il rischio di relegare la tragedia di Genova a uno sfondo dietro al selfie di Alessandro Di Battista.
L’esito del ripensamento sono due dichiarazioni stringate: «Non ci sono le condizioni», «verremo quando sarà utile alla popolazione».
La mediazione con i genovesi, spiega Paolo Putti, capogruppo in consiglio comunale, prevede che i parlamentari arrivino «ognuno per conto proprio», individualmente e non in massa, ricevendo una volta qui le regole d’ingaggio, in quale municipio darsi da fare e come rendersi utili.
Possibilmente lontani dalle telecamere.
Per questo motivo, è top secret anche la destinazione di Beppe Grillo che invece, sfidando i mugugni, oggi sarà , come annunciato, con pala in mano, in mezzo alla fango e ai detriti di Genova.
Ma nel giorno delle polemiche cittadine, per una strana coincidenza, il comico perde anche il suo unico senatore genovese.
Il quindicesimo in tutto tra i grillini di Palazzo Madama. Cristina De Pietro, tra l’altro sorella di Stefano, consigliere comunale di Genova, lascia il M5S e passa al Misto.
Una scelta che non avrebbe a che fare con la contestuale querelle che riguarda il suo gruppo e la sua città . Ma una decisione, racconta chi gli è vicina, maturata da tempo, per «motivi personali».
Le dimissioni dal M5S erano pronte già la settimana scorsa, ma sarebbero rimaste nel cassetto, d’accordo con i colleghi, per non alimentare retroscena prima della kermesse del Circo Massimo.
Troppe grida, troppe urla, lo spirito movimentista e eccitato dei compagni e le scenografie delle ultime risse in aula, non facevano più per lei.
Ilario Lombardo
(da “il Secolo XIX“)
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