COERENZA LEGHISTA: QUANDO NEL 2011 MARONI DEFINIVA INCOMPRENSIBILE L’ATTEGGIAMENTO DELLE REGIONI CHE NON VOLEVANO I PROFUGHI
DA MINISTRO DEGLI INTERNI PROPONEVA UNA DISTRIBUZIONE TRA LE REGIONI, NESSUNA DOVEVA TIRARSI INDIETRO… ORA PER FAR DIMENTICARE CHE E’ INDAGATO PER L’ASSUNZIONE DI UNA SUA PROTETTA CAVALCA LA XENOFOBIA DI SALVINI
Era il 2011 quando, da ministro dell’Interno, Maroni firmava l’accordo Stato-Regioni per “l’equa distribuzione dei migranti sul territorio”.
Ora, da governatore, cambia le carte in tavola.
Quando era ministro, doveva risolvere un problema, oggi fa finta di dimeticarsi cosa aveva detto allora.
Era il 30 marzo del 2011 quando proponeva ai deputati alla Camera un piano per “un’equa distribuzione dei profughi in tutte le regioni, con la sola esclusione dell’Abruzzo”.
Il criterio che l’attuale governatore della Lombardia proponeva era “semplice”: “Distribuzione in base al numero di abitanti, alla popolazione”.
Una linea ben diversa dai più recenti annunci di Maroni, che oggi dichiara di voler tagliare i fondi ai comuni che daranno ospitalità ai profughi.
Addirittura nel suo discorso di allora denunciava come “incomprensibile” l’atteggiamento di quelle regione che si erano espresse contro l’accoglienza dei profughi.
Questa è la coerenza padana: per far dimenticare lo scandalo dell’assunzione di una tipa “con la quale aveva una relazione affettiva” (definizione della Procura), oggi strepita contro se stesso.
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