CON TELE-MELONI GODE SOLO PIER SILVIO BERLUSCONI, MFE HA CHIUSO IL PRIMO TRIMESTRE CON NUMERI DA RECORD: TRA GENNAIO E MARZO I RICAVI SONO IN CRESCITA DELL’8,2% A 699,8 MILIONI, UN UTILE IN AUMENTO DEL 66,5% A 16,8 MILIONI E UNA CASSA IN AUMENTO DEL 34% A 213 MILIONI.
LA PUBBLICITÀ È SALITA DEL 6,3% A 669,4 MILIONI… LA RAI NEL 2023 HA GIÀ PERSO LA LEADERSHIP SULL’AUDIENCE DELLE 24 ORE, MA ORA RISCHIA IL SORPASSO ANCHE IN PRIME TIME
Mfe chiude un primo trimestre migliore delle attese, conferma cinque mesi di raccolta in forte crescita e vede rosa per il 2024. Dati da record, con le tv italiane di Mediaset che spopolano sia sugli ascolti chi in termini di fatturato (+6,3% la raccolta fino ad aprile) e con una Rai che investe molto sui contenuti originali, ma fatica a stare al passo sui giovani (nel target più redditizio tra 15 e 64 anni, Mfe ha il 40,3% di share nel giorno), sia sul tasso Grp che misura l’efficacia di una campagna, dove le tv di Cologno (il 57,2% nel 2023) rendono quasi il triplo di quelle della Rai (18,5% nel 2023).
Merito anche del nuovo palinsesto voluto da Pier Silvio Berlusconi, fatto di nuovi contenuti originali del gruppo come Io canto (con pochi sconti e senza diritti milionari) e che strizza l’occhio a un nuovo pubblico, come quello di Bianca Berlinguer su Rete 4. Tra gennaio e marzo Mfe ha realizzato ricavi in crescita dell’8,2% a 699,8 milioni, un utile in aumento del 66,5% a 16,8 milioni e una cassa in aumento del 34% a 213 milioni, risultati record che ha ridotto l’indebitamento di fine marzo a 676,9 milioni (dai 902,8 milioni di fine 2023).
La pubblicità tra gennaio e marzo è salita del 6,3% a 669,4 milioni (di cui in Italia +5,7% a 489,2 milioni e in Spagna +8% a 180,2 milioni), migliorando in aprile e portando i primi quattro mesi a salire del 7,1% (di cui in Italia +6,3% e in Spagna +9,3%). Un trend che per Mfe «sembra perdurare anche nei primi 5 mesi dell’anno» e che porta il gruppo a confermare l’obiettivo di un 2024 «con un risultato operativo, un risultato netto e una generazione di cassa decisamente positivi».
Le reti pubbliche che nel 2023 hanno perso la leadership sull’audience delle 24 ore, battono Mfe solo nella fascia oraria tra le 20.30 e le 23,30: escludendo il programma di Amadeus delle 20,30 e partendo dalle 21.30 alle 23.30, tra il 20 aprile e il 20 maggio lo share di Canale 5 (17%) avrebbe infatti già superato Rai (16,8%).
(da agenzie)
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