CONCORSOPOLI NEL COMUNE DI ALLUMIERE CHE IMBARAZZA LA REGIONE: C’ERA IL VIA LIBERA DI PD, M5S E LEGA
ECCO I SEI CHE HANNO VOTATO LE ASSUNZIONI IN REGIONE
Sulla Concorsopoli della Regione è ben impresso il marchio dell’ufficio del Consiglio di presidenza. Lascia pochi dubbi il verbale che registra le presenze al momento del via libera alle assunzioni politiche che imbarazzano tanto il Pd quanto il M5S e la Lega
Al momento della votazione sulle nomine non mancava nessuno. Gli atti parlano chiaro: a benedire l’operazione con cui sono stati sistemati 16 tra politici e storici collaboratori degli uffici regionali, sono state sei diverse mani.
Ad alzarle nella riunione convocata lo scorso 18 dicembre sono stati il presidente dem Mauro Buschini e i suoi due vice, il grillino Devid Porello e Giuseppe Cangemi, in quota Carroccio.
Con loro anche tre consiglieri segretari: ecco il placet alla procedura del leghista Daniele Giannini, di Gianluca Quadrana, eletto tra le fila della Lista civica Zingaretti, e di Michela Di Biase, ex capogruppo capitolina del Pd e moglie di Dario Franceschini, ministro per i Beni, le attività culturali e per il turismo sia con il governo Conte bis che con l’esecutivo Draghi.
Le appartenenze politiche dei sei, in particolar modo quelle del presidente e dei suoi due vice, sostengono l’impalcatura allestita per portare a compimento l’operazione nata e conclusa a cavallo dello scorso Natale e si riflettono in quelle dei 24 assunti, nonchè dei sindaci coinvolti.
La vicenda è nata nella Allumiere del sindaco Antonio Pasquini, in comando da tre anni proprio nel Consiglio di presidenza della Pisana, e si è conclusa nella Guidonia del primo cittadino grillino Michel Barbet.
Ma procediamo con ordine: è il 18 dicembre quando il Consiglio di presidenza presieduto da Buschini decide di assumere 18 funzionari. La normativa concede la possibilità di selezionarli dall’ultimo bando chiuso nel proprio territorio. Il concorso più recente, concluso appena quattro giorni prima, è quello del comune di Allumiere di Pasquini. Una coincidenza?
Non per chi da giorni, all’interno della maggioranza, non contiene l’imbarazzo. Tornando alle assunzioni, calendario alla mano, il 23 i candidati rispondono alle mail di nomina e il 28 la Regione formalizza gli incarichi.
Nell’elenco ci sono due collaboratori di Buschini. Quindi Matteo Marconi, segretario del Pd di Trevignano Romano e Arianna Bellia, assessora dem di San Cesareo. Ancora, Augusta Morini, assessora piddina di Labico, un componente del circolo Pd di Frosinone, città di Buschini, e tre militanti dem di Allumiere, Civitavecchia e Roma.
Con loro spunta anche un collaboratore di Giuseppe Cangemi, vicepresidente d’Aula leghista. Ma non è finita qui. Ci sono ancora 8 idonei in cerca di sistemazione.
Il 28 dicembre, come detto, è allora il comune grillino di Guidonia a intervenire: il sindaco Michel Barbet assume Marco Palumbo, consigliere del Pd in Campidoglio, presidente della commissione Trasparenza e nell’ufficio di gabinetto di Buschini.
Con lui ci sono Matteo Manunta, ex consigliere della Città Metropolitana in quota 5S e collaboratore di Devid Porrello, vicepresidente del Consiglio regionale. Chiudono la lista Massimo D’Orazio, assessore di Isola del Liri e un altro collaboratore di Buschini.
Una serie di assunzioni che hanno fatto indignare (“è sconcertante”) il deputato Pd ed ex commissario dei dem romani post Mafia Capitale, Matteo Orfini, e fatto perdere le staffe al governatore Nicola Zingaretti: “Nessuno chiede a Draghi cosa combina la presidenza della Camera”.
Come a dire che i colpevoli vanno cercati altrove. E, stando ai verbali, sono i sei che hanno dato il via libera alla concorsopoli regionale.
(da agenzie)
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