CORRUZIONE: I PARTITI POLITICI BATTONO TUTTI, MA NON SI SALVA NESSUNO
ALLA DOMANDA QUALE ORGANIZZAZIONE SIA LA PIU’ CORROTTA IN ITALIA IL PRIMO POSTO SE LO AGGIUDICANO I PARTITI CON IL 44%… NON SI SALVANO PRIVATI, MEDIA E MAGISTRATURA… IN ITALIA IL 69% DEI CITTADINI GIUDICA INUTILE CONTRASTARE LA CORRUZIONE: TANTO NON SERVE A NULLA
Da una ricerca del “Barometro della corruzione globale”, con interviste mirate in tutto il mondo, emerge una considerazione comune a tutti i cittadini: il binomio politica-corruzione appare sempre più solido.
Alla domanda su quale organizzazione sia in assoluto la più corrotta in Italia, ben il 44% ha risposto i partiti politici.
Messi insieme il settore privato, i media, la magistratura, eccoci ad un altro 30% poco rassicurante. Per assurdo sembrano proprio le istituzioni pubbliche quelle che danno meno affidamento.
In una scala che va da zero ( assenza di corruzione) a cinque (estremamente corrotto), i partiti arrivano a 4,1, la magistratura a 3,5, i media a 3,4, il settore privato a 3,2.
L’indagine condotta dal “Transparency International” ha coinvolto 73.000 persone in 69 nazioni.
A tutti è stato chiesto che tipo di percezione avessero della corruzione e come questa influenzasse le loro vite.
Il risultato vede al primo posto i partiti politici: rispetto a cinque anni fa, l’aumento è stato dell’8%. Più della metà degli intervistati considera la corruzione come un mezzo di pressione illecita ma assolutamente praticato da parte dei privati, per influenzare le politiche governative.
Mazzette quindi che più del 10% degli intervistati ammette di aver pagato.
Andando a una classifica dei settori colpiti dalla corruzione, in rapporto ai vari Paesi, notiamo che i partiti politici si piazzano in testa in Italia, Argentina, Cile, Serbia, Gran Bretagna, India, Venezuela, Ungheria e Israele.
Il settore privato prevale invece in Armenia, Bulgaria, Macedonia, Kosovo, Perù e Senegal.
Mentre il Parlamento si aggiudica il primato negli Stati Uniti, Panama, Romania e Indonesia.
Se si paragonano i risultati della ricerca analoga fatta nel 2006 e quella odierna, si nota che l’aumento è generalizzato, con particolare riferimento alla Giustizia, dove c’è un aumento della corruzione di 6 punti in percentuale.
A fronte di questo emerge poi un dato allarmante ma scontato: pochissimi decidono di denunciare. Tre quarti delle persone testimoni di comportamenti illeciti ha tenuto la bocca chiusa.
Una scelta legata alla sfiducia nei confronti delle politiche governative contro la corruzione: solo il 31% le considera efficaci, contro un 56% che le considera inutili.
In Italia poi le cose vanno ancora peggio: solo il 16% reputa efficace un contrasto, mentre il 69% lo giudica totalmente inefficace.
Da notare infine che mentre in Italia solo il 7% degli intervistati ritiene che il settore privato sia corrotto, la media europea è del 23% ( + 16%), con picchi di oltre il 50% nel nord Europa.
In pratica in Italia si ritengono alla fin fine più onesti i privati dei partiti politici, della magistratura e dei media.
Tanto per non smentirci siamo sul podio anche questa volta insieme ai Paesi sudamericani…
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