VOLI DI STATO: MA APICELLA E LA BALLERINA DI FLAMENCO NON POTEVANO PRENDERE L’ELICOTTERO PRIVATO DEL PREMIER?
LA PROCURA DI ROMA INDAGA COL RISCHIO DI UN’ACCUSA DI PECULATO… IL VOLO SAREBBE STATO DEL 24 MAGGIO 2008, QUANDO ERANO ANCORA IN VIGORE LE NORME PIU’ RESTRITTIVE….ANCHE SE IL TRIBUNALE DEI MINISTRI POI ARCHIVIERA’ COME SEMPRE, VALEVA LA PENA PORTARE MUSICI E CIAMBELLANI IN SARDEGNA SU UN AEREO DI STATO ED ESPORSI A CRITICHE? …ECCO COSA DICE LA LEGGE
I fatti sono noti: il fotografo Antonello Zappadu ha scattato una serie di foto in Sardegna ( circa 700), ritraendo sia ospiti del premier a villa Certosa ( si va da foto di passeggiate in giardino fino alla famosa festa di Capodanno con la presenza di Noemi), sia amici/che di Berlusconi che scendono da aerei di stato dell’aeronautica militare ( i cosiddetti aerei blu), per partecipare a feste private nella villa del premier.
In queste foto appaiono il cantante Mariano Apicella, una ballerina di flamenco ( con indicazione della data, 24 maggio 2008). In altre ancora presunte fanciulle e veline varie, senza quindi riferimenti a compiti “istituzionali”.
A seguito di un esposto del Codacons la procura di Roma avrebbe acquisito gli atti relativi per verificare l’uso proprio dei “voli di Stato” in tali circostanze (reati ipotizzabili quello di peculato o abuso d’ufficio) con eventuale ipotesi di archiviazione o iscrizione nel registro degli indagati e invio al tribunale dei ministri ( nel caso Rutelli/Mastella il tutto venne poi archiviato ).
Ora il problema è che nel maggio 2008 era ancora in vigore il decreto Prodi che limitava l’uso degli aeromobili di Stato “esclusivamente alle personalità e ai componenti della delegazione della missione istituzionale”.
Andiamo per ordine.
Di fronte alle prime contestazioni sull’aver imbarcato sugli aerei di Stato amici/che ecco la replica ufficiale di Palazzo Chigi che sostiene: “E’ legittimo ospitare persone sui voli di Stato, anche perchè non comporta alcun aggravio. Il premier ha agito in piena legittimità , anche con riferimento alla facoltà che a persone estranee alla delegazione possa essere offerta la possibilità di un passaggio sull’aereo di Stato assegnato al suo servizio. L’imbarco aggiuntivo di più passeggeri su un volo già programmato non comporta alcun aggravio di spese”.
In realtà le cose non stanno proprio così, sia perchè esiste una norma, sia perchè occorre distinguere tra persone che svolgono un ruolo pubblico e chi invece partecipa a una festa privata.
Vediamo la norma. I voli di Stato sono regolati dalla direttiva del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, emanata il 25 luglio 2008, provvedimento che ha allargato la platea di chi può salire a bordo, dopo la stretta avviata dal precedente governo Prodi ( scottato dalla vicenda Rutelli/Mastella in volo per Monza).
Intanto a chi sono riservati i voli di linea: al Presidente della Repubblica e del Consiglio, di Camera e Senato, della Corte Costituzionale e agli ex Presidenti della Repubblica.
Per quanto riguarda i ministri e delegazioni ufficiali solo se “sussistono comprovate ed inderogabili esigenze di trasferimento connesse all’esercizio delle funzioni istituzionali” e “se non sono disponibili voli di linea, nè altre modalità di trasporto compatibili con lo svolgimento delle suddette funzioni”.
L’uso può essere allargato a viceministri e sottosegretari “solo in casi eccezionali”.
Passiamo all’art 5: chi può salire a bordo?
“Esclusivamente le personalità destinataria del volo e i componenti della delegazione della missione istituzionale indicati espressamente nella richiesta”. Tuttavia “in via del tutto eccezionale e previa rigorosa valutazione” si può imbarcare personale estraneo alla delegazione “ma accreditato al seguito della stessa su indicazione dell’Autorità , anche in relazione alla natura del viaggio, al rango rivestito dalle personalità trasportate, alle esigenze protocollari e alle consuetudini di carattere anche internazionale”.
In ogni caso il trasporto aereo di Stato “è concesso secondo criteri di economicità , previa rigorosa valutazione dell’impossibilità , della inopportunità e della non convenienza di ricorrere ad altri mezzi di trasporto”.
Questa direttiva di Berlusconi ha abrogato tre precedenti direttive emanate da Prodi tra settembre 2007 e gennaio 2008 che limitavano l’utilizzo del volo solo ai componenti della delegazione indicata nella richiesta a palazzo Chigi.
Anche i cronisti al seguito dovevano pagare un biglietto. Non a caso i costi dei voli di Stato erano scesi da 51 milioni di euro del 2005 a 28 milioni del 2007.
Ritorniamo nello specifico: se il volo di Apicella e musicanti fosse dimostrato che data 24 maggio 2008, ovvero due mesi prima dell’entrata in vigore delle nuove direttive, Berlusconi farebbe bene a chiedere subito scusa agli italiani, avrebbe torto marcio, inutile farsi trascinare nella polemica contando sulla scontata assoluzione del tribunale dei ministri.
Se la data fosse successiva dubitiamo lo stesso che abbia ragione a far salire a bordo musicanti o veline: sia perchè non hanno alcun ruolo istituzionale o di delegazione pubblica, sia perchè sono diretti a una festa o avvenimento che appare esclusivamente privata.
A Villa Certosa non si tengono conferenze sulla crisi economica mondiale con relatori Apicella o ballerine di flamenco, da quel che risulta.
La legge parla di “rango” e “protocolli internazionali”, non di “chitarristi e ballerine”, suvvia.
Ovvio che mogli e figli siano ammessi, ma che gli altri si prendano un aereo di linea o un traghetto della Tirrenia, per cortesia.
Ma è possibile farsi sputtanare così, quando uno ha un elicottero personale?
Ma perchè non usa quello per far accompagnare chi gli pare dove gli pare? Ma dove è finita, caro centrodestra, la battaglia contro la Casta? Quando si tratta di passare dalle parole ai fatti, si fa finta di dimenticarsene?
Se Berlusconi ha sbagliato vada in Tv e lo ammetta, ci vuole tanto?
E basta coi maggiordomi che lo giustificano sempre e comunque. Se uno fa una cazzata, a destra come a sinistra, si abbia il coraggio di dire: “Ha fatto una cazzata”.
Lo volete capire che la politica italiana ha bisogno di pulizia o no?
Altro che dirci che tanto il volo costa la stessa cifra. Non ce ne frega una mazza: a bordo di un aereo di Stato ci vadano solo personalità dello Stato.
Anche su un Intercity che i passeggeri siano 1.000 o 3.000 il costo è lo stesso, ma non per questo facciamo salire a bordo gratis 2.000 danzatrici del ventre per allietarci il viaggio.
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