COSPITO TRASFERITO IN OSPEDALE
IL MEDICO: “A RISCHIO EDEMA E ARITMIE FATALI, MA VUOLE ANDARE AVANTI CON LA PROTESTA”
Alfredo Cospito è stato trasferito dal centro clinico del carcere di Opera al reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano. “Su indicazione dei sanitari, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha disposto oggi il trasferimento – in via precauzionale – del detenuto. Dalle 18.39, Cospito si trova in una delle camere riservate ai detenuti in regime di 41bis. La salute di ogni detenuto costituisce priorità assoluta”, si legge in una nota del ministero della Giustizia.
Da quanto si è appreso da ambienti carcerari e giudiziari milanesi, per l’esponente anarchico, che oggi è al 115 giorno di sciopero della fame, si è reso necessario il ricovero ospedaliero in quanto, oltre al cibo, si rifiuta di assumere anche gli integratori.
L’anarchico pesa ormai 71 chili ed è a rischio di edema cerebrale e aritmie cardiache potenzialmente fatali. A riferirlo era stato il medico di parte, Andrea Crosignani, all’avvocato Flavio Rossi Albertini dopo aver visitato il detenuto stamattina nel carcere milanese di Opera.
L’anarchico secondo quanto riporta il medico, sarebbe “determinato ad andare avanti con la protesta. Anche se ho cercato di convincerlo a riprendere il potassio per ridurre il rischio di queste aritmie. È lucido e cammina sulle proprie gambe”. Il dottore ha definito le sue condizioni “serie”. “I parametri tengono ma basta poco perché la situazione precipiti senza dei segni particolari di allarme” preventivo.
“Ho preso visione della cartella clinica, la situazione da un punto di vista fisico è di importante debilitazione ma è presente a se stesso”, ha aggiunto Crosignani ai microfoni della Rai. “La debilitazione, unita alla determinazione, purtroppo non è un buon segno”, ha concluso il medico.
(da La Repubblica)
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