DALLA MARCIA SU ROMA ALLA MARCIA SU RUBY
GLI STESSI PARLAMENTARI PDL CHE HANNO VOTATO PERCHE’ RUBY FOSSE LA NIPOTE DI MUBARAK RIUNITI DAVANTI AL TRIBUNALE DI MILANO PER IMPEDIRE UNA SENTENZA GIUDIZIARIA
In marcia dall’Unione del commercio al tribunale di Milano.
I parlamentari del Pdl, dopo una riunione degli eletti che si è rivelata poco più che una formalità , si sono spostati in gran parte a piedi davanti al tribunale di Milano per manifestare mentre dentro il tribunale si sta celebrando il processo Ruby.
Processo che è stato sospeso e sta qui l’origine della protesta dei parlamentari del Popolo delle Libertà la cui rabbia è stata rinfocolata dalla nuova richiesta di visita fiscale dei pm milanesi al processo Ruby, dove l’ex presidente del Consiglio non si è presentato perchè ricoverato all’ospedale San Raffaele per un’uveite ed è stata disposta una nuova visita fiscale.
“Per una volta abbiamo disobbedito a Berlusconi dopo le notizie di stamani e manifestiamo il nostro disappunto, per porre un argine all’utilizzo improprio del sistema giudiziario” dice l’ex ministro dell’Istruzione Marisastella Gelmini.
I parlamentari del Pdl si sono riuniti davanti a Palazzo di Giustizia per una manifestazione che sarà , secondo le loro intenzioni, “silenziosa”.
Tra i primi ad arrivare gli ex ministri Nitto Palma, Gianfranco Rotondi e la stessa Gelmini e le parlamentari Laura Ravetto e Nunzia Di Girolamo.
In tutto i parlamentari presenti sono circa 190.
“Non c’è più lo stato di diritto e nemmeno una democrazia normale se il leader della seconda coalizione e del terzo partito italiano sin dal 1994 viene sottoposto a un bombardamento giudiziario arrivato oggi alla sua fase finale”, afferma Cicchitto.
Ovvio, nei Paesi civili i processi si concludono e nessuno trova mille cavilli per sottrarsi al giudizio.
Leave a Reply