DI MAIO ASSUME UN ALTRO SOCIAL MEDIA MANAGER NEL SUO STAFF (E SUPERA SALVINI NELLE SPESE)
LA CORSA A CURARE LA PROPRIA IMMAGINE SUI SOCIAL NETWORK SPARGENDO BALLE A SPESE DEI CONTRIBUENTI, QUASI 700.000 EURO L’ANNO A TESTA
Nuovo arrivo nello staff del bi-ministro e vicepremier Luigi Di Maio. Il leader politico del Movimento 5 Stelle ha infatti aggiunto alla squadra che si occupa della sua comunicazione un altro social media manager. Confermando, se mai ce ne fosse stato bisogno, la grande attenzione che i pentastellati riservano per la cura della propria immagine sul web e sui social network.
L’ultimo assunto nel gruppo che fa riferimento alla vicepresidenza del Consiglio è Daniele Caporale, già social media manager per la società romana WebSide Story che negli scorsi anni ha lavorato per i parlamentari del Movimento 5 Stelle.
L’assunzione negli uffici di diretta collaborazione del vicepremier espande quindi il numero di persone che si occupano di comunicazione per Luigi Di Maio che, essendo titolare di due dicasteri (quello del Lavoro e quello dello Sviluppo economico), può contare su molte professionalità nei palazzi romani.
Secondo i calcoli dell’Espresso fatti sui documenti disponibili sui siti governativi, la comunicazione di Di Maio costa alle casse pubbliche una cifra che si aggira tra i 630 e i 670mila euro annui.
Alle sue dipendenze alla presidenza del Consiglio ci sono infatti Pietro Dettori, Responsabile della comunicazione, social ed eventi proveniente dalla Casaleggio associati, pagato 130mila euro annui, Sara Mangeri, addetta stampa, pagata 100mila euro annui, e il già citato Caporale il cui compenso è però ancora in corso di definizione (e potrebbe oscillare tra i 40 e i 60 mila euro).
A queste figure vanno aggiunte poi la portavoce del Ministro dello Sviluppo economico Cristina Belotti, pagata 130mila euro annui e il capoufficio stampa dello stesso dicastero, Giorgio Chiesa, retribuito 100mila euro annui, più un collaboratore retribuito 36mila euro annui. Al Ministero del Lavoro infine c’è il capoufficio stampa Luigi Falco, sempre pagato 100mila euro annui.
Il fatto stesso che Di Maio ricopra al momento 3 cariche rende complicato un paragone dei costi del suo staff con i predecessori: in passato i ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico erano retti da due ministri differenti, mentre la carica di vicepremier negli anni recenti è stata rivestita solo per dieci mesi da Angelino Alfano durante il governo Letta. Prima di Alfano bisogna addirittura risalire al governo Prodi 13 anni fa: un confronto puntuale è quindi impossibile.
§Più semplice è invece il paragone con l’altro vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. Sempre secondo i calcoli dell’Espresso, il leader leghista spende circa 600mila euro annui di fondi ministeriali per la sua comunicazione.
Nel suo staff come vicepresidente del Consiglio c’è Iva Garibaldi, responsabile stampa, pagata 120mila euro annui. Al ministero dell’Interno, come già raccontato dall’Espresso , c’è invece tutto il team social guidato da Luca Morisi e che include tra i suoi uomini anche Leonardo Foa, il figlio del presidente della Rai scelto da questo governo Marcello Foa, e che costa in totale circa 320mila euro annui. A questi vanno aggiunti un capo ufficio stampa e un paio di collaboratori per un totale di circa mezzo milione di euro a carico del solo ministero dell’Interno.
In ritardo rispetto a quanto prescritto dalla legge sulla trasparenza (e dopo varie richieste dell’Espresso), il governo pubblica finalmente i nomi e gli emolumenti dei collaboratori della Presidenza del Consiglio.
I più fortunati? Il capo della comunicazione 5 Stelle e tutti i Casaleggio boy
Non se la cava male però neppure il premier Giuseppe Conte che, nonostante sia il presidente del Consiglio, spende praticamente la stessa cifra dei suoi vice in comunicazione.
L’intera struttura stampa di Conte costa 662mila euro annui e include sette persone tra cui il portavoce Rocco Casalino retribuito 170mila euro l’anno. Poco meno del doppio dello stesso Conte che, avendo rinunciato a una parte dello stipendio, oggi guadagna circa 91mila euro l’anno.
(da “L’Espresso”)
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