DI MAIO FA SPARIRE MEZZO MILIONE DI FAMIGLIE POVERE: SCENDONO DA 1,8 MILIONI A 1,3 ALTRIMENTI NON CI SONO I SOLDI
INCREDIBILE GIOCO DI ILLUSIONISMO: LE FAMIGLIE CERTIFICATE POVERE SONO 1, 8 MILIONI MA ALLORA L’AIUTO SAREBBE STATO SOLO DI 390 EURO… FACENDONE SPARIRE 500.000 SI PUO’ RISALIRE A UNA MEDIA DI 500 EURO
L’assegno medio del reddito di cittadinanza da 390 euro ritorna a 500 euro mensili. Con un gioco da illusionismo che è certificsto nel decreto: dal computo sono sparite mezzo milione di famiglie povere. E senza un perchè.
Lo spiega oggi Repubblica:
Dovevano essere 1,8 milioni quelle assistite dal sussidio, tante quante ne individua Istat in povertà assoluta. Sono scese a 1,3 milioni.
Lo dice la relazione al decreto legge, inviata dal ministero del Lavoro alla Ragioneria. Una correzione in corsa, rispetto alle versioni precedenti e alle dichiarazioni del ministro Di Maio, di cui non si conosce il motivo tecnico. Ma che fa tornare i conti.
Sarà mercoledì 6 marzo il primo giorno utile per entrare in uno dei 12.824 uffici delle Poste e chiedere il Reddito di Cittadinanza. I tempi sono calcolati per fare in modo che per le elezioni europee di maggio ci saranno in circolazione con tanto di ricarica già spendibile, buona parte delle potenziali 1,7 milioni di carte prepagate di Poste destinate ai titolari del Reddito di Cittadinanza.
Ma il percorso, spiega oggi il Corriere della Sera, sarà a ostacoli.
Si parte il 6 per evitare l’incrociarsi della fila delle pensioni, visto che tutti all’ufficio postale troveranno il modulo da compilare con i dati anagrafici, la situazione ISEE aggiornata e una serie di informazioni sullo stato patrimoniale immobiliare e mobiliare, che si fanno con un’autocertificazione: vale per la proprietà della casa, del conto corrente, del contratto di locazione o dell’auto.
I dati vanno consegnati allo sportello che li manderà all’INPS: in cinque giorni si dovrà esaminare ogni pratica e verificare se le condizioni di accesso al reddito di cittadinanza sono soddisfatte.
Qui si rischia chiaramente l’ingolfamento, visto che il check dell’INPS è decisivo: il possesso di una moto di cilindrata superiore ai 250 cc con meno di due anni di vita, ad esempio, è un motivo di esclusione così come il possesso di una seconda casa che valga più di 30mila euro.
A complicare ancora il percorso c’è che il decreto prevede che siano i comuni a informare l’Inps nei tempi stabiliti della sussistenza dei requisiti di cittadinanza, residenza da almeno 10 anni in Italia ed eventuale possesso del permesso di soggiorno.
Resta da chiarire quanti giorni si riserva l’Istituto per comunicare al richiedente che la domanda è stata accolta e calcolare l’importo spettante. La comunicazione avverrà via sms, per email o per posta
Se la domanda è accolta l’Inps trasmette anche a Poste sia il totale dell’importo del Rdc sia l’entità della parte che sarà possibile prelevare in contanti.
Poi avvertirà entro una settimana il titolare che è possibile ritirare la prepagata(anche qui, solo dopo il 6). La carta riporterà un numero seriale e l’intero importo andrà speso nell’arco del mese. L’operazione costerà 6 miliardi nel 2019 .Nel decreto è stata aggiunta una copertura di 400 milioni con un nuovo prelievo sui giochi.
(da agenzie)
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