DIFFAMAZIONE E VILIPENDIO DEI MIGRANTI: COSI’ SALVINI DISCREDITA L’ITALIA
L’ULTIMA PERLA E’ LA REAZIONE ALLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE SUI SOLDI RUBATI DALLA LEGA
C’è una grande confusione e preoccupazione nell’aria. Il rito del cappuccino e cornetto è occasione empirica ma significativa per registrare umori e cambiamenti. Anche per chi ha visto con favore l’avvento dei nuovi leader Di Maio e Salvini, sperando forse con eccesso di ingenuità di trovare finalmente l’opportunità del buon governo all’insegna dell’onestà e della realizzazione finalmente di una buona politica corrispondente alle attese dei cittadini, accumulate da tempo.
Tornano però delusioni e commenti del tipo “i politici sono tutti uguali”e gli stessi leghisti e pentastellati appaiono non realmente diversi dai politici di sempre. Commenti ovviamente sommari ed espressione ancora una volta dei disagi, dello scontento e della rabbia , che si sono manifestati clamorosamente nel voto politico del 4 marzo e, in modo non meno significativo, nel turno amministrativo e nei ballottaggi.
Purtroppo quotidianamente si assiste alla inconcludenza e negatività della stessa concorrenza con cui si muovono Salvini e Di Maio.
Forse soprattutto il capo leghista che si inventa quotidianamente un colpo ad effetto. Sempre con l’ossessione di strumentalizzare sino all’indecenza la tragedia dei migranti con gravi affermazioni quali la chiusura dei porti, l’ostracismo delle Ong, fino al vilipendio, facendo di tutta l’erba un fascio.
Si scredita così l’immagine della stessa Italia, si indeboliscono in Europa e sul piano internazionale le buone ragioni che pur esistono che è ancora più difficile riuscire a far valere in campo europeo , fornendo alibi e motivo di ingiustificato irrigidimento ai paesi sovranisti che scaricano sull’Italia responsabilità che dovrebbero invece essere condivise con scelte di solidarietà e comprensione da parte di tutta l’Europa.
Si preferisce invece sbraitare in ogni direzione, da Malta alla Francia, dalla Germania all’Austria, agitando sconsideratamente la strategia dei carri armati al Brennero contro un paese che si è spostato fortemente a destra nelle ultime elezioni .
Senza neppure saper cogliere l’enorme contraddizione tra la volontà di volere far prevalere una linea più giusta ed equilibrata sul dramma dei migranti facendo riferimento all’Austria , all’Ungheria e alla Polonia, per non dire l’entusiastica adesione di Marina Le Pen che esprimono tutte posizioni di pericoloso nazionalismo e di chiusura delle frontiere.
L’ultima perla sconcertante è la reazione leghista alla sentenza della Cassazione sul fondamento della decisione presa da tempo dalla magistratura di Genova nel procedimento sui vergognosi intrallazzi utilizzando i finanziamenti del partito.
Il vicepresidente del Consiglio e segretario del partito leghista ha reagito sconsideratamente parlando di manovra per bloccare la Lega nel suo vittorioso processo di rinnovamento politico e ha addirittura chiesto un colloquio col capo dello Stato per cercare di coinvolgere il Quirinale in una brutta vicenda tutta interna alla Lega e ad una sentenza della magistratura che non ha nulla da spartire con le logiche di Salvini.
C’è purtroppo una grave carenza di rispetto istituzionale e della diversità di ruoli che del resto si era già manifestata in modo clamoroso e sconcertante quando Salvini e Di Maio avevano dichiarato di volere mettere in stato d’accusa Mattarella che rispettando il suo ruolo e le sue prerogative , si era rifiutato di controfirmare l’indicazione del professor Savona a ministro dell’economia.
La saggezza di Mattarella riuscì ad evitare una brutta pagina alla Repubblica italiana e ministro dell’economia divenne il professore Tria, personalità equilibrata e rispettosa dei vincoli interni ed europei. Il travaglio a cui il paese è sottoposto è colpito quasi nelle stesse ore dalle decisioni sulle vaccinazioni e dalla polemica col presidente dell’Inps che ha il grave torto agli occhi di Di Maio e Salvini di sopravvalutare l’apporto dei migranti alle casse dell’Inps e alla tenuta del nostro sistema pensionistico.
(da Globalist)
Leave a Reply