DISSENSO TOTALE CON DI MAIO SUL DECRETO SICUREZZA: ECCO IL TESTO DELLA LETTERA DI 19 DEPUTATI AL CAPOGRUPPO D’UVA
PATETICA RISPOSTA DEI VERTICI CHE NON RISCHIANO CERTO LA POLTRONA PER RISPETTARE I DECLAMATI VALORI TRADITI
Il decreto Sicurezza “non è presente nel contratto di governo, è in contraddizione con il programma M5s, e anche se non è nostra intenzione complicare i già delicati equilibri di governo rileviamo una carenza di discussione interna. Per questo presentiamo otto emendamenti”.
Diciannove deputati pentastellati lo scrivono nero su bianco in una mail indirizzata al capogruppo Francesco D’Uva ma anche ai capi area e ai presidenti di commissione.
Il decreto sicurezza e immigrazione voluto da Matteo Salvini rischia quindi di spaccare il Movimento 5 Stelle anche alla Camera e dopo le crepe che si sono aperte in seguito all’approvazione del decreto emergenze.
HuffPost anticipa il testo della mail, nella quale i deputati mettono in evidenza che nel provvedimento ci sono disposizioni contrarie al contratto di governo e chiedono di poterlo modificare alla Camera dal momento che fino ad ora non vi è stata alcuna discussione:
Pur coscienti del percorso che avrà il Decreto Sicurezza e Immigrazione e dei tavoli di trattativa che ci sono stati sul tema in fase di elaborazione, riteniamo che il testo che arriverà alla Camera abbia molte criticità che si rifletteranno pesantemente sulla vita dei cittadini. Un testo che non trova, in molte sue parti, presenza nel Contratto di Governo ed è, in parte, in contraddizione col programma elettorale del MoVimento 5 Stelle. Siamo perfettamente a conoscenza di come questo decreto sia essenziale per la Lega e non è nostra intenzione complicare i già delicati equilibri di governo; non per questo però riteniamo di non dover esercitare il nostro diritto di parlamentari e di non lasciare una traccia chiara e precisa di quale sia la posizione del MoVimento 5 Stelle su questo provvedimento.
Non ci arroghiamo il diritto di essere la voce del MoVimento, sia chiaro. Ci sarebbe però piaciuto confrontarci in tempi e modi adeguati affinchè una posizione condivisa emergesse. Purtroppo rileviamo una carenza di discussione interna che in molte sedi, anche ufficiali, tanti di noi hanno espresso.
Per questi motivi, per l’importanza politica del decreto, per la sua incidenza culturale e sociale, veniamo a sottoporre al Presidente del Gruppo Parlamentare, ai Capigruppo di Commissione, ai Capi Area, otto emendamenti che alleghiamo, da depositare in Commissione Affari Costituzionali che sicuramente non renderebbero il decreto ottimale ma migliorerebbero sostanzialmente alcune parti davvero critiche, sempre ovviamente nel rispetto del Contratto di Governo, della Costituzione e dei principi del MoVimento 5 Stelle.
Sappiamo che questo iter di condivisione interna possa non essere canonico e che la firma su un emendamento dovrebbe essere il passo conclusivo di un percorso: tale percorso però non c’è mai stato e la responsabilità non è certo dei singoli deputati e deputate.
Quindi non rimane altra strada, al momento, di procedere in questa maniera.
Chiediamo ai destinatari di questa mail di girarne il contenuto e gli allegati a tutti i Portavoce Deputati e Deputate: gli emendamenti sono chiaramente aperti alla firma di tutti.
Concludiamo, non più sperando in maggior collegialità e condivisione, come facciamo da tempo, ma chiedendola con forza.
Grazie a tutte e tutti per l’attenzione.
Questi i firmatari del documento:
I Portavoce Deputati e Deputate MoVimento 5 Stelle: (in ordine alfabetico) Barzotti Valentina, Bruno Raffaele, Cappellani Santi, D’Ippolito Giuseppe, Deiana Paola, Di Lauro Carmen, Ehm Yana Chiara, Federico Antonio, Giannone Veronica, Giordano Concetta, Iovino Luigi, Ricciardi Riccardo, Sarli Doriana, Siragusa Elisa, Sportiello Gilda, Suriano Simona, Termini Guia, Traversi Roberto, Vizzini Gloria
Dopo qualche ora arriva la risposta di D’Uva, che difende il provvedimento e chiarisce che miglioramenti al testo sono già stati apportati: “Nessuna notizia, è prassi consolidata tra noi portavoce confrontarsi. Considerato il mio ruolo, non è la prima nè sarà l’ultima richiesta che mi può arrivare dal gruppo parlamentare. Il dl sicurezza è già stato migliorato al Senato e presto verrà approvato anche alla Camera. Chiaro che, come avviene per tutti i provvedimenti possono essere sempre migliorati, ma mi limito tra l’altro a ricordare che questo decreto permetterà di smantellare il business illegale”.
Luigi Di Maio interviene sulla questione da Caserta: Le persone che hanno firmato quella richiesta lo hanno fatto spiegando che riconoscono l’importanza del dl sicurezza per il governo. Credo che vogliono fare un’azione di testimonianza, ma mi aspetto lealtà al governo che va avanti finchè è autonomo”.
La solita presa per i fondelli.
(da agenzie)
Leave a Reply