DRAGHI INIZIA CON DUE BANALITA’ SULLA SCUOLA: “RECUPERARE I MESI PERSI E PROF TUTTI IN CATTEDRA A SETTEMBRE”
GLI ITALIANI ASPETTANO DI CONOSCERE COME INTENDE AFFRONTARE PANDEMIA E VACCINAZIONI, NON COME RECUPERARE 15 GIORNI DI SCUOLA QUANDO NON SAPPIAMO SE E COME USCIREMO DAI CONTAGI
Recuperare i mesi di didattica in presenza persi a causa della pandemia e lavorare perchè alla ripresa dell’anno scolastico a settembre sia tutto pronto, senza classi prive dei docenti. Queste, secondo quanto illustrato dai gruppi consultati oggi dal presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, le due direttrici su cui intende muoversi l’ex governatore della Bce che ha posto la scuola “tra le priorità ” del nuovo governo, da affrontare subito.
“Draghi ritiene che ci sia un oggettivo disagio che gli studenti e le studentesse d’Italia hanno vissuto in questi mesi, un disagio di apprendimento ma anche psicologico. Quindi c’è un ragionamento da fare su come si può organizzare questo sostegno agli studenti e il recupero dei mesi persi”, ha riferito al termine del colloquio con la componente di Centro democratico della Camera, Alessandro Fusacchia. “Draghi ha condiviso un primo ragionamento su interventi strutturali che hanno a che fare con il calendario scolastico e con il prepararsi per tempo alla ripartenza a settembre”, ha aggiunto.
Dunque, riferiscono diversi gruppi ‘minori’ consultati oggi, per il premier incaricato tra le prime azioni da mettere in campo ci sarebbe una rimodulazione del calendario scolastico dell’anno in corso, per far recuperare agli studenti il tempo perduto, ma anche una programmazione dettagliata, da avviare subito, per la ripresa a settembre, prevedendo anche l’assunzione di docenti per evitare l’annoso problema della ‘cattedre vacanti’, con classi che riprendono le lezioni a settembre senza avere i docenti assegnati.
Draghi avrebbe ricordato che a inizio anno scolastico c’erano 10 mila cattedre vacanti, una situazione cui va trovata una soluzione al più presto.
Sulla questione è intervenuto Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi: “Ci sono 800mila posti di insegnamento e oltre 200mila sono scoperti. Bisognerebbe assumere oltre 200mila docenti ”
Sull’ipotesi di prolungamento dell’anno scolastico sottolinea: “se si tratta di un prolungamento relativamente contenuto si può fare, ricordo che il mondo della scuola sta lavorando da settembre, non si può proseguire ad libitum”.
(da agenzie)
Leave a Reply