DRAGHI RISPIEGA A RENZI LE VERE RIFORME CHE SERVONO: “L’ITALIA TAGLI LE TASSE”
IL CAPO DELLA BCE RICORDA A RENZI LE PRIORITA’: “RIFORMARE LA BUROCRAZIA E IL MERCATO DEL LAVORO”… BCE PRONTA A USARE IL BAZOOKA
Mario Draghi, da Francoforte, ribadisce l’avvertimento che ieri il Wall Street Journal aveva fatto nei confronti del Governo Renzi e cioè che sulle misure economiche non ci siamo.
Il calo del Pil in Italia è stato determinato anche dalla debolezza degli investimenti, che a loro volta può riflettere “la generale incertezza che circonda le riforme economiche”, ha affermato il presidente della Bce Mario Draghi, citando giustizia e competitività .
Sull’Italia poi circolano molte “storie” che scoraggiano gli investitori, ha aggiunto.
“Ci sono storie di investitori che vorrebbero creare fabbriche e creare posti di lavoro”, che però richiedono innumerevoli autorizzazioni e mesi.
“Ci sono storie di giovani che vorrebbero mettere su una attività – ha insistito – ma servono nove mesi”.
Sul fronte ‘inflazione, Mario Draghi è pronto a usare il bazooka.
Ovvero il Quantitative Easing, l’acquisto in larga scala di titoli. La Bce è pronta ad intervenire con altre misure non convenzionali e potrebbe uscire dalla cosiddetta politica del “wait and see”: “Abbiamo intensificato i lavori preparatori per acquisti titoli Abs”, spiega il presidente Mario Draghi, aggiungendo che nel caso in cui la previsione di medio termine dell’inflazione dovesse cambiare, l’Eurotower è “pronta a acquisti Abs e Quantitative Easing”.
In tal senso, un eventuale quantitative easing della Bce “includerebbe sia titoli di Stato sia asset privati”.
Le aspettative di inflazione sono calate solo a breve termine, ha detto Draghi. “Non abbiamo visto – spiega – nessun declino a medio termine delle aspettative di inflazione”.
Al termine della riunione, la Banca Centrale Europea ha lasciato invariati tassi al minimo storico dello 0,15%.
Il presidente Draghi ha dichiarato: “Il consiglio della Bce è unanimemente determinato a usare anche misure non convenzionali se fosse necessario, come il Quantitative Easing, cioè l’acquisto di bond su larga scala. Gli interventi riporteranno l’inflazione verso l’obiettivo del 2%. Gli ultimi dati sull’area euro confermano il quadro di prosecuzione di “una ripresa moderata e diseguale”, assieme a “bassa inflazione e dinamiche sommesse del credito”, ha aggiunto.
(da “Huffingtonpost”)
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