DUE ANNI FA L’INDULTO: IL NUMERO DEI DETENUTI E’ TORNATO IL MEDESIMO
LA MISURA HA DIMOSTRATO IL SUO COMPLETO FALLIMENTO, LE CARCERI SONO DI NUOVO SULL’ORLO DEL COLLASSO… LE PROPOSTE DELL’UNIONE CAMERE PENALI… ALFANO AMMETTE CHE LA POLITICA DELLE ESPULSIONI TANTO ANNUNCIATE NON DECOLLA: NEL 2007 FURONO 282, NEI PRIMI SEI MESI DEL 2008 SONO STATE 150… COME ABBIAMO SEMPRE SOSTENUTO NON E’ CAMBIATO NULLA
Il numero dei detenuti nelle carceri italiane ha raggiunto la stessa cifra di due anni fa, prima che il Governo Prodi e il ministro della Giustizia Mastella decidessero di emanare il provvedimento di indulto che tanta polemica creò tra l’opinione pubblica italiana.
Il dato è stato evidenziato da un documento dell’Unione delle camere penali italiane che sottolinea come le cause del sovraffollamento delle carceri “non sono state rimosse” e auspica che vengano apportate modifiche al “decreto sicurezza” di Maroni.
Secondo i penalisti desta preoccupazione “l’uso indiscriminato e massiccio della misura cautelare estrema della custodia in carcere” oltre alle norme sulla recidiva che limitano “fortemente il meccanismo di sospensione dell’ordine di carcerazione e il conseguente accesso alle misure alternative alla detenzione”.
Gli avvocati penalisti aggiungono poi che le misure alternative previste dalla legge Gozzini dimostrano, nella loro applicazione pratica, “una forte capacità rieducativa e di risocializzazione, mentre chi esce dal carcere dopo avervi scontato l’intera pena fa registrare un tasso di recidiva elevato”.
Pertanto, a loro parere, nel rispetto dei diritti costituzionalmente garantiti, “va regolata la presenza dei cittadini extracomunitari sul territorio italiano, privilegiando provvedimenti di natura amministrativa per chi è soggetto ad espulsione piuttosto che ricorrere alla pena detentiva”. L’Unione delle Camere penali conclude il documento sostenendo che gli ultimi dati devono determinare una precisa scelta politica: potenziare le misure Gozzini, adibendovi tra l’altro esperti in maggior numero e più qualificati, favorendo il duplice risultato di tutelare la collettività e decongestionare le carceri.
E’ evidente il fallimento della politica dell’indulto, visto che in 24 mesi si è tornati ai livelli di detenuti di prima, con un incremento di 800 al mese per 24 mesi.
Esiste la grave situazione degli istituti di pena sovraffollati e qui siamo a un bivio: costruire nuove carceri o cercare di ridurre “gli ospiti” di quelle esistenti.
Per costruirne delle nuove occorrono quattrini e come al solito non ce ne sono, tanto per cambiare. Al massimo qualche lavoretto per ampliare qualche struttura già esistente.
Qualcuno ci dovrebbe spiegare perchè nel corso degli anni sono state costruite carceri in tutta Italia mai utilizzate e che sono ormai ruderi nel deserto, ma probabilmente nessuno ci risponderebbe mai. Il dato allarmante è un altro, da noi già segnalato e che ci è costato critiche per non essere “allineati” al governo di Centrodestra.
Come se evidenziare la realtà non dovesse invece semmai far correggere certi errori.
Ora lo dice anche il ministro della Giustizia Alfano: “La politica delle espulsioni non riesce a decollare”. I dati crudi: nel 2007 le espulsioni sono state 282, nei primi sei mesi di quest’anno 150. Quindi stessa entità , non è cambiata una mazza, a parte le comparsate televisive di qualche ministro. Vediamo quanti sono i detenuti: 57.187, di cui il 38%, ovvero 21.366, sono stranieri, provenienti in particolare da Marocco, Albania, Tunisia, Romania ed ex Jugoslavia.
Degli oltre 57mila detenuti poi, la maggior parte è in attesa di giudizio definitivo, con 16.179 persone che aspettano il giudizio di primo grado, 9782 quello di secondo, e 3.544 in attesa del ricorso in Cassazione.
Vista l’alta percentuale di detenuti extracomunitari, torna di attualità il dibattito se non sia meglio espellerli immediatamente in caso di reati minori, invece che mantenerli e rendere le carceri invivibili.
Se poi non abbiamo neanche i mezzi per accompagnarli alla frontiera o i centri di permanenza o chissà che altro, allora ci arrendiamo a ogni ragionamento logico.
Ma non diciamo che poi sono gli stranieri quelli dediti al’accattonaggio… anche il governo italiano è sulla buona strada.
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