DURANTE LE VOTAZIONI IL GRILLINO GUARDA LA PARTITA: SENZA TELECAMERE “DIBBA E’ UNO DELLA KASTA”
ALESSANDRO DI BATTISTA, PRIMO ATTORE DELLA COMPAGNA DI STRADA GRILLINA, BECCATO A FARE QUELLO DI CUI ACCUSA GLI ALTRI: UN CAZZO
Può capitare a tutti, anche ai “duri e puri” come Alessandro Di Battista.
Il deputato del Movimento 5 Stelle è stato pizzicato dalla telecamera di Gazebo, trasmissione condotta da Zoro, mentre guardava dal suo pc una partita di calcio durante le votazioni sugli emendamenti della legge elettorale.
Un episodio che “potrebbe costargli l’espulsione”, almeno secondo i tanti che in queste ore stanno ironizzando sul “passo falso” del portavoce M5S.
Lo stesso Di Battista, dopo aver saputo di essere stato beccato, ha cercato di tamponare la figuraccia sul suo profilo facebook: “Mi dicono che in TV hanno mandato un servizio sul mio conto – ha scritto – Votavo con una palletta e vedevo un video di calcio. E’ vero. A volte capita in 16 ore di aula di vedere un video mentre ci sono le votazioni. Questo non significa non votare con attenzione. Ciononostante e’ oggettivamente una mia leggerezza e un mio errore. Me ne scuso”.
Certo se fosse stato inquadrato da una telecamera non si sarebbe distratto: il suo esibizionismo lo avrebbe portato magari a salutare con la manina…
Tra i commenti dei guardiani della rivoluzione c’è di ci vede del marcio: “E’ stato gazebo, non aspettava altro, sono stati tutto il giorno in tribuna aspettando che qualcuno del m5s facesse una leggerezza, mah. Ci provano gusto, stai attento: quelli dell’informazione sono bestie”.
C’è anche chi sembra aver smarrito completamente il senso dell’umorismo: “Ma non si vergognano in tv a mistificare così la realtà ?”; “Non sanno più a cosa attaccarsi”; “Ale, niente errori, ‘loro’ aspettano questo!”;
Per fortuna, c’è anche chi prova a scherzarci su: “Ma che hanno gli Apple come pc? Ma Apple è una multinazionale banke-bilderberg ahò”; “Dibba guarda una partita alla Camera, sfiducia, fuori!!!”; “Il cittadino Di Battista guarda la partita alla Camera, Vergogna”, riprendendo ironicamente gli hashtag utilizzati da Beppe Grillo sul suo blog.
(da “Huffingtobpost“)
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