E DOPO TRE GIORNI IL NAZARENO È RISORTO
SALVA SILVIO, SCONTO DI PENA, IL GIURAMENTO: TRE SEGNALI DI PACE A SILVIO…IL SOSPETTO DI BERLUSCONI: IL VERO PATTO E’ TRA MATTEO E VERDINI
Il terzo giorno dall’elezione del presidente della Repubblica, il Nazareno risorse.
E non tanto perchè a Silvio Berlusconi è stato concesso uno sconto di pena di 45 giorni per “buona condotta”.
E tornerà libero — sgravato dai servizi sociali a Cesano Boscone – il giorno della Festa della donna.
Ma perchè oggi sarà lo spettatore numero uno del giuramento e dell’insediamento di Sergio Mattarella al Quirinale.
E perchè, da palazzo Chigi, sembrano arrivare rassicurazioni sulla “salva-Silvio”.
Nell’ordine.
È stato il nuovo capo dello Stato a chiamare l’ex premier, per invitarlo assieme a tutti gli altri leader di partito, alla cerimonia di insediamento al Colle.
Un gesto, che diversamente dalla decisione del tribunale di Milano, non è stato vissuto dall’inner circle come un “atto dovuto”. Ma come un segnale “politico”.
Ricordano infatti ad Arcore i mesi di gelo con il precedente presidente della Repubblica e l’imbarazzo di Napolitano nel ricevere un “Condannato” al Quirinale, come emerse nel teso incontro durante le consultazioni che portarono alla nascita del governo Renzi.
Certo, non basta un gesto a rischiarare un umore plumbeo, segnato da frequenti sbotti di ira in questi giorni.
Berlusconi si sente “tradito”, preso per i fondelli da Renzi e dai suoi. Parlando con diversi parlamentari ha rovesciato nella cornetta fiumi di rabbia: “Ammazzerebbe tutti, se fosse di libero di assecondare l’istinto” racconta un alto in grado che ne ha raccolto lo sfogo.
Epperò, almeno per ora, non ammazzerà nessuno.
La chiave sta nella telefonata con Verdini di domenica pomeriggio, quando Berlusconi gli ha detto che non ha alcuna intenzione di toglierli il ruolo di mediatore, nonostante attorno tutto il “cerchio magico” invochi la ghigliottina per come è stata condotta la trattativa sul Quirinale.
Per carità , i rapporti sono tesi e i due — Silvio e Denis — dovrebbero vedersi già domani per un chiarimento più profondo.
È evidente che non solo Berlusconi pensa che sul Colle Verdini ha compiuto una mediazione al ribasso, ma ha il sospetto che il vero Patto del Nazareno sia tra Denis e Matteo.
E che lui sia rimasto intrappolato nel gioco. La conferma del sospetto sta proprio nelle 40-50 schede di franchi soccorritori azzurri a Mattarella.
È stato Verdini a organizzare le truppe per dare un duplice segnale.
A Renzi, mostrandogli che può contare su un soccorso azzurro.
A Berlusconi, mostrandoli che, se decide di epurarlo, ha i numeri per un gruppo parlamentare autonomo.
Dice una fonte autorevole: “Tra parlamentari e senatori Verdini ha i numeri per un gruppo di responsabili che faccia da polizza a vita del governo Renzi, se Berlusconi rompe il Nazareno”.
È questo scenario che sta nella testa di Berlusconi mentre parla con Verdini. E ci sono le parole che la Boschi ha da poco pronunciato a Domenica In sulla famosa norma del tre per cento che andrà nel consiglio dei ministri del 20 febbraio.
La “salva-Silvio”. Prosegue la fonte autorevole, senza girarci attorno: “La verità è che Verdini lo tiene per le p…e. Ha due armi in mano: i numeri in Parlamento e la salva-Silvio”.
Ed è per questo che, nel giro di telefonate di questa mattina ai dichiaratori, da Arcore è stata consegnata la nuova regola di ingaggio: “Sulle riforme dite che non faremo rappresaglie”.
Il Nazareno è risorto.
Nel gioco incrociato di sospetti e ricatti.
(da “Huffingtonpost”)
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